Quanto inquina una sigaretta? Quale enorme spreco, in termini di salute, a parte i 93mila morti all’anno per il fumo in Italia, si consuma per colpa di una sola sigaretta? Non c’ è solo un problema di decessi e di malattie, legate prevalentemente al deteriorarsi dei polmoni, ma anche un enorme fattore di inquinamento ambientale. Inquinamento puro. Le ricerche scientifiche su questo versante sono diverse, e nel tempo convergono a considerare sempre più la sigaretta, come i mozziconi, un elemento molto potente ai fini dell’avvelenamento dell’aria.
L’ultimo studio, condotto da un team di ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano, arriva a una conclusione persino sconvolgente. Una sola sigaretta inquina 15 volte di più di un’automobile con motore diesel Euro3. Un tabagista che va avanti aspirando la sua sigaretta per otto minuti di fila, inquina da quattro a sei volte più dell’autotreno. Per eseguire queste rilevazioni, i ricercatori hanno utilizzato un apparecchio portatile che, grazie a una tecnologia molto avanzata, consente di misurare le quantità dei micidiali inquinanti PM1, PM2,5 e PM10. Che dire? Basterebbero questi dati per indurci a smettere comunque di fumare.
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Chi fuma inquina?
Ma a parte l’inquinamento atmosferico c’è da aggiungere quello ambientale che parte dai 14 miliardi di mozziconi abbandonati in Italia, ogni anno, ovunque. Anche nei parchi, nelle spiagge, nei boschi e ovviamente sui marciapiedi. Il fumo del tabacco contiene biossido di azoto, metano e anidride carbonica: con questi componenti, è in grado di inquinare qualsiasi ambiente esterno e interno. A casa, per esempio, dovrebbe essere comunque vietato fumare per evitare inquinamento indoor. Le emissioni nocive dei prodotti del tabacco equivalgono a tre milioni di voli transatlantici. E ogni 300 sigarette si consuma un albero per il processo di essiccazione del tabacco. Una coltivazione che include i pesticidi e inquina aria e acque.
Fumo e Co2
Una sola sigaretta emette 14 grammi di CO2 e nell’arco di una vita media, una persona abituata a fumare un pacchetto al giorno, per 50 anni, emette in atmosfera 5,1 tonnellate di CO2. Per compensare queste emissioni, servirebbe fare crescere 132 piantine per dieci anni consecutivi.
Quanto inquina il fumo?
Uno studio italiano, pubblicato sull’European Respiratory Journal, ha fatto un’altra scoperta molto sorprendente, mettendo a confronto i dati sull’inquinamento, tra le 18 e le 24, in due zone di Milano, nello stesso quartiere di Brera, una chiusa al traffico e dunque pedonale, e l’altra dove passano le macchine. Risultato: la zona pedonale è risultata più inquinata di quella trafficata. Per colpa del fumo.
Quanto fa male il fumo passivo?
I danni delle sigarette, in termini di inquinamento ambientale, per chi non fuma si possono considerare danni da fumo passivo. E si sommano ai problemi di salute ai quali vengono esposti i non fumatori per colpa dei tabagisti. A contatto con loro, il fumatore passivo vede aumentare il rischio di cancro al polmone e di malattie cardiovascolari del 25-30 per cento. Dati che suggeriscono di essere piuttosto severi con i fumatori se circolano dalle parti nostre, e noi non fumiamo, e magari di aiutarli con i cibi giusti per smettere di fumare.
Sigarette che fanno più male
Tutte le sigarette fanno male, ma alcune più di altre. Fumare cinque minuti dopo il risveglio, per esempio, significa assorbire un tasso di sostanze nocive pari al doppio di quelle emesse da una sigaretta accesa a distanza di un’ora dal risveglio. Stessa cosa per la sigaretta accesa prima di andare a dormire è una delle più nocive nel corso della giornata.
Cosa fa una sigaretta al giorno
Anche una sola sigaretta al giorno produce i suoi effetti negativi sul nostro organismo e sulla nostra salute e aumenta in modo significativo il rischio di malattie cardiovascolari e cerebrali (dall’infarto all’ictus). Una metanalisi dei ricercatori del Cancer Institute di Londra, che ha passato in rassegna 141 ricerche, ha calcolato il rischio del fumo di una sola sigaretta al giorno. Negli uomini il rischio di infarto e malattie alle coronarie è risultato più alto del 48 per cento rispetto ai non fumatori e di sviluppare un ictus del 25 per cento. Nelle donne fumatrici di una sola sigaretta al giorno, queste percentuali di aumento del rischio, rispetto alle non fumatrici, sono risultate ancora più alte: 31 per cento per l’ictus, 57 per cento per le malattie cardiache.
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