Il quartiere marchigiano amico dell’ambiente

Grazie al coraggio di investitori italiani e stranieri, il fondo immobiliare Ecocittà è riuscito a creare e a far funzionare un intero quartiere completamente ecosostenibile a Porto Potenza Picena, al posto di un'area industriale in degrado.

Quartiere ecosostenibile nelle Marche: il progetto Ecocittà

QUARTIERE GREEN – Ecocittà nasce come un progetto immobiliare eco-sostenibile, frutto di un investimento del Fondo immobiliare Ecocittà costituito da investitori italiani e stranieri. Si tratta di un importante lavoro di riconversione che ha trasformato un’ex area industriale in degrado di Porto Potenza Picena, in quartiere modello di sostenibilità ambientale e qualità della vita. I lavori sono cominciati nella primavera del 2011, con l’abbattimento dei fabbricati della Ex Ceramica Adriatica e la successiva bonifica.

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IL PROGETTO – L’obiettivo con cui è partita l’avventura di Ecocittà era quello di non consumare terreno agricolo e allo stesso tempo riqualificare una zona abbandonata attraverso la realizzazione di edifici multipiani residenziali ad alta efficienza energetica, grazie all’uso di materiali a filiera corta, tecnologie fotovoltaiche e con soluzioni costruttive per ridurre al minimo la dispersione termica: elevato spessore dell’isolamento termico a cappotto, tetto in legno ventilato, infissi ad elevate prestazioni, isolamento dei solai e dei muri, eliminazione dei ponti termici. Nessuno spreco di nuovo suolo quindi, ma riqualificazione di una zona abbandonata in provincia di Macerata.

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SOGNO REALIZZATO –  Ecocittà rappresenta un’avanguardia, poichè i principi di alta efficienza energetica, realizzazioni in classe A e A+ ed edilizia sostenibile vengono per la prima volta in Italia estesi ad un intero quartiere.
L’area del progetto ad oggi occupa 15mila metri quadri, e può contare su svariate strutture. Un edificio con due piani commerciali, 26 appartamenti e dotato di chiostri, ballatoi, giardini pensili ed attici con vista mare. Si tratta di una costruzione contemporanea costruita in cotto, utilizzata per creare un effetto di ombreggiamento e diminuire i carichi termici in estate in un mix intelligente di sistemi tradizionali e tecnologie più evolute. Dove prima sorgevano vecchi capannoni industriali oggi è stata inoltre realizzata un’area verde da 7mila mq con sistema di recupero dell’acqua piovana.

RISPARMIO ENERGETICO – Ecocittà può vantare non solo tecnologie avanzate di costruzione, ma anche impianti energetici all’avanguardia. Ad esempio, il primo edificio di Ecocittà è dotato, per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, di un impianto centralizzato con alimentazione a metano e caldaia a condensazione, integrato al solare termico, che presenta notevoli vantaggi in termini di ottimizzazione energetica e di sicurezza: niente gas in casa, anche grazie alla cucina ad induzione. L’energia elettrica necessaria ai servizi condominiali viene inoltre fornita da un impianto fotovoltaico installato su tetti e lastrici. Un’altra delle peculiarità di Ecocittà è che i proprietari di questi impianti sono i condomini stessi, il che comporta ulteriori vantaggi grazie all’assenza di società di gestione energetica intermediarie e dei relativi ricarichi.

UNA CITTA’ RINATA – L’apporto che Ecocittà sta dando alla cittadina di Porto Potenza Picena è duplice: non solo infatti ha permesso un miglioramento urbanistico con nuove strade, aree verdi ed illuminazione a basso consumo, ma sta anche contribuendo al miglioramento della qualità della vita del territorio. La città è infatti divenuta negli anni una attrattiva anche a livello turistico, con un’attenzione in crescita verso questo esempio di rispetto dell’ambiente e di valorizzazione del territorio e del paesaggio. L’assegnazione pluriennale della Bandiera Blu a questa località non è che uno dei risultati dei consistenti investimenti in infrastrutture e servizi. L’intervento di riconversione industriale operato da Ecocittà va proprio in questa direzione: ridare ad un centro produttivo in degrado una nuova vita, una visione ed un futuro.

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Il progetto è in concorso per l’edizione 2014 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!

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