Il rifiuto organico, innanzitutto gli scarti alimentari e gli avanzi di cibo, è alla base della raccolta differenziata dell’umido. Molto importante sia per lo smaltimento in generale sia per la pulizia della casa e della città dove viviamo, in quanto di questo tipo di spazzatura ne produciamo davvero tanta. Per quanto le indicazioni su ciò che va e ciò che invece non può andare nel secchio dell’umido possano variare da un comune all’altro, esistono alcune indicazioni generali che sono valide per tutti e per ciascun luogo.
Indice degli argomenti
COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELL’UMIDO
Tanti ancora i dubbi con cui ci si scontra al momento della raccolta differenziata dell’umido, soprattutto se si vive in Comuni in cui non viene effettuata la raccolta porta a porta o in cui non vi sono indicazioni specifiche su come separare correttamente umido e indifferenziato.
Il rifiuto umido è costituito da scarti alimentari e altri rifiuti facilmente biodegradabili. A volte però tendiamo a riunire in un unico sacchetto sia scarti organici che rifiuti non riciclabili e quindi da destinare al bidone dell’indifferenziato. Differenziare male i rifiuti umidi non solo è uno spreco ma anche un danno: in discarica producono gas e liquami pericolosi mentre nell’inceneritore bruciano con difficoltà dal momento che contengono un’elevata percentuale di acqua.
LEGGI ANCHE: Raccolta differenziata porta a porta, cos’è e come effettuarla correttamente
CHE COSA VA NELL’UMIDO
Vediamo allora nel dettaglio, cosa conferire e cosa no nella raccolta differenziata dell’umido:
SI
- Scarti di cucina
- Avanzi di cibo anche crudi
- Bucce della frutta e scarti della verdura
- Alimenti scaduti o avariati
- Scarti di carne e pesce
- Gusci d’uovo
- Fondi di caffè
- Filtri del tè
- Frutta secca e noccioli
- Bastoncini in legno del gelato
- Tovagliolini e fazzoletti di carta non colorati
- Tappi di sughero
- Terriccio
- Cenere del camino
- Fiori secchi
- Escrementi di animali domestici
- Lettiere naturali per animali domestici
CHE COSA NON VA NELL’UMIDO
Ed ecco che cosa invece non va assolutamente nell’umido.
NO
- Liquidi (ad esempio olio vegetale)
- Contenitori e imballaggi (ad esempio la bustina della mozzarella)
- Gusci dei frutti di mare (ad esempio cozze e vongole)
- Filtri dell’aspirapolvere
- Piante malate
- Legno trattato con sostanze chimiche
- Assorbenti e pannolini per bambini
- Carta oleata, plastificata o in alluminio
- Mozziconi di sigarette
- Tetra Pak
PER APPROFONDIRE: Come riciclare correttamente i rifiuti elettronici
COSA SI RICAVA
Una buona raccolta dell’umido permette di ottenere un compost di qualità da riutilizzare come fertilizzante naturale. Alcuni dei rifiuti più utili sono scarti di cibo, bucce della frutta, gusci d’uovo, fondi di caffè, fiori appassiti, erba del prato e cenere del camino.
I VANTAGGI DELLA RACCOLTA DELL’UMIDO
Vi ricordiamo che il compostaggio può essere effettuato facilmente anche a casa e che molti Comuni hanno stabilito degli sconti sulla tariffa della tassa sui rifiuti per i cittadini che portano avanti il compostaggio domestico. Che presenta numerosi vantaggi:
- permette di risparmiare e di ridurre le emissioni di C02;
- rende il terreno più fertile e produttivo;
- contribuisce a migliorare la catena di smaltimento dei rifiuti.
CONTENITORI PER LA RACCOLTA DELL’UMIDO
In genere ogni Comune ha le proprie regole riguardo i sacchetti e le tempistiche per la raccolta dei rifiuti umidi che solitamente avviene in apposite buste in Mater-Bi, biodegradabili. Ricordate però che vi sono alcuni sacchetti che, anche se totalmente biodegradabili, non sono tuttavia compostabili.
COME OTTENERE I BIDONI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Per ottenere i bidoni della raccolta differenziata bisogna rivolgersi ai Comuni di competenza, che vi sapranno fornire tutte le indicazioni per il ritiro. La domanda spesso può essere presentata anche online tramite i siti dei diversi Comuni, nell’apposita sezione, allegando alcuni documenti.
PER APPROFONDIRE: Raccolta differenziata del vetro, ecco cosa inserire e cosa evitare
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