Radici Group, una grande realtà italiana dotata di un reticolo di siti produttivi e commerciali in tutto il mondo, ma anche uno dei principali produttori mondiali di intermedi chimici, polimeri poliammidici, tecnopolimeri, fibre sintetiche e non tessuti, vuole lasciare un segno nella ricerca ispirata alla sostenibilità. Attraverso le attività della fondazione Radici InNova.
RADICI InNOVA
Angelo Radici, presidente di RadiciGroup, sostiene che l’innovazione è stata, e continua ad essere, un elemento essenziale che ha permesso alla società di crescere in termini di risultati e di offrire al mercato dei prodotti e delle soluzioni competitive.
RADICI GROUP
Radici InNova è una società consortile no profit nata su impulso di Radici Group e composta da otto aziende, sette italiane e una tedesca. A Bergamo si trova la sede legale mentre quella operativa è a Novara, nei laboratori di Radici Chimica che ultimamente sono sottoposti ad un grande rinnovamento.
Stefano Alini, al vertice di Radici InNova, spiega che la società presenta una struttura molto snella, quasi fino a sembrare acquisire il profilo di una startup, con tre persone al lavoro full time ma con il fine di arrivare a una ventina di dipendenti in organico. Ci sarà bisogno di specifiche figure professionali per portare avanti le iniziative ed i progetti, ma Radici InNova avrà sicuramente modo di collaborare anche con centri di ricerca pubblici e privati, con università, clienti e fornitori del gruppo. Potendo quindi contribuire proattivamente alla ripartenza dell’industria nel rispetto dei due principi su cui si fonda: innovazione e sostenibilità.
SVILUPPO DI POLIMERI DA FONTI BIO
Un’ulteriore caratteristica della società è quella di focalizzarsi su diversi settori di ricerca: quella dello sviluppo di polimeri da fonte bio, della produzione di intermedi chimici che derivano da fonti naturali e volti all’utilizzo per nylon, poliesteri e poliuretani usati in una serie di prodotti di uso quotidiano, lo sviluppo di soluzioni per l’economia circolare e l’ottimizzazione dei processi industriali per l’aumento della performance dei prodotti e della sostenibilità in sé, ed infine anche l’area dedicata alle nuove opportunità di business (anche per prodotti già esistenti). Per ogni area, i progetti di Radici InNova saranno per la maggior parte a breve termine perché, secondo Stefano Alini, «la ricerca deve comunque generare un ritorno».
I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE 2020:
- Terra Di Tutti: nella provincia di Lucca un progetto per tessere insieme riciclo e accoglienza
- Supermercati autism-friendly: il primo in Italia è a Monza. Senza luci che disturbano e rumori forti
- Agricola Moderna, la coltivazione diventa verticale in nome della sostenibilità
- Muskin, la pelle vegetale ricavata dai funghi. Idrorepellente, atossica, sembra camoscio
- “Ci vediamo al caffè”, la piazza virtuale che unisce i malati di Alzheimer. Per sfidare la solitudine
- Banchi monoposto fai da te, la soluzione di una scuola romana: riciclando e segando in due quelli vecchi (video)
- Seruso, la fabbrica per il riciclo delle capsule di caffè. Solo in Brianza recupera 57 tonnellate di alluminio l’anno
- Pasto Sospeso: a Roma una bella iniziativa dona pasti a chi non può prepararli
- Recuperare, riutilizzare, rigenerare: a Motta di Livenza un’ex discarica diventa un parco pubblico
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