Il raperonzolo, il cui nome scientifico è Campanula rapunculus, appartiene alla famiglia delle Campanulaceae e. cresce spontaneo ai bordi delle strade e dei viottoli di campagna. Altri luoghi ideali per trovarlo sono i campi incolti e gli ambienti boschivi e montani. Come erba medicinale si usano le radici e le parti aeree: le prime sono commestibili e hanno un sapore dolce, molto simile alle rape. Alla base delle sue proprietà c’è l’acido ascorbico, che rafforza il sistema immunitario.
Indice degli argomenti
Proprietà
Le proprietà riconosciute del raperonzolo sono:
- Astringente
- Antisettico
- Rinfrescante
- Antinfiammatorio, specie contro afte, gengiviti e ascessi nella fase iniziale
Raperonzolo per le verruche
Si possono usare le foglie fresche, dopo averle frammentate e pestate, per eliminare le verruche. Premere bene sulla verruca, ripetere più volte, fino alla guarigione. Se invece mettete le foglie a mollo, potete ottenere un liquido utile per combattere il freddo alle mani.
Quando si raccoglie
Le parti aeree del raperonzolo si raccolgono tra maggio e luglio, le radici tra settembre e ottobre.
Come si usa
Il prodotto ideale è l’infuso di raperonzolo, da usare poi per fare dei gargarismi e degli sciacqui. L’infuso si può preparare in due modi:
- Con le radici secche, utilizzandone tre grammi per ogni 30-35 ml di acqua bollente
- Con le parti aeree, utilizzando 50 grammi di raperonzolo per ogni litro di acqua.
Gli sciacqui con l’infuso di raperonzolo si possono fare mattina e sera, dopo avere lavato i denti.
Come si conserva
Le parti aeree, ricche di acido gallico, resine e tannini, si fanno essiccare in modo naturale, e poi si conservano in sacchetti di tela. Le radici invece vanno consumate fresche.
Controindicazioni
Non esistono controindicazioni particolari per il raperonzolo, se non una raccomandazione importante. Poiché la parte più usata per gli infusi, che poi vengono usati in bocca per i gargarismi, è rappresentata dalle radici, è opportuno controllare sempre che siano ben pulite.
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Foto Apertura di Julia Zyablova su Unsplash
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