Non sprecate i cinema chiusi: l’appello dei registi per Roma

Prima trasmetteano pellicole d'essai ma anche cartoni animati o commedie romantiche, ed erano luoghi di aggregazione sociale e culturale, adesso alcuni sono diventati parcheggi o peggio ancora sale con slot machines: l'appello per recuperare i cinema abbandonati

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RECUPERARE CINEMA CHIUSI –

Il Non sprecare è uno stile di vita che parte da cose semplici come le ricette con gli avanzi fino ad arrivare a non perdere occasioni di valorizzare monumenti , opere d’arte e centri culturali in possesso del nostro Belpaese. Vi abbiamo raccontato lo scempio di Pompei, gli sprechi della reggia di Caserta ma anche la bella iniziativa per “adottare” delle opere del Louvre: oggi è la volta della “lotta” per recuperare i cinema chiusi e non sprecare la possibilità di dare una nuova vita a queste sale

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CINEMA ABBANDONATI ROMA-

È battaglia sui cinema abbandonati della Capitale: In difesa delle ex sale, e contro progetti che prevedono un cambio di destinazione e possibili speculazioni, scendono in campo anche registi, attori e premi Oscar. Da Bertolucci a Scola, da Sorrentino e Verdone fino a Toni Servillo e Gabriele Salvatores, tutti insieme per dire: “i cinema restino cinema”. Un altolà anche all’operazione recupero messa in campo dal Campidoglio che vuole salvare i grandi schermi chiusi affiancandoli ad altri spazi culturali. Si pensa a ludoteche, librerie ma anche all’enogastronomia, al co-working e all’artigianato, ma anche ad appartamenti da vendere, uffici da affittare e case studenti.

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In commissione Cultura sono state illustrate le linee guida su cui il Campidoglio sta lavorando per il ‘recupero’ di 42 cinema tramite avviso pubblico. Obiettivo è evitare un uso ‘improprio’ dei locali come avviene in alcuni casi: all’ex cinema Argo c’è un negozio di casalinghi o la sala Rouge et Noir che ospita slot machines e un Bingo. “Abbiamo individuato 42 sale abbandonate e dismesse – spiega l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo – Alcune sono attualmente dei parcheggi e molte invece sono ubicate nella città storica. L’obiettivo è riaprire queste ex sale cercando di far mantenere la loro funzione di cinema. Non ci interessa massimizzare il ritorno economico pubblico ma la loro funzione culturale e sociale. Riaprire i locali può diventare una rigenerazione urbana diffusa”.

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Entro marzo il Campidoglio vorrebbe lanciare l’avviso pubblico in modo da far partire i progetti di rigenerazione il prossimo dicembre. Ma attori e registi, insieme ai ragazzi del Piccolo Cinema America presentano il loro progetto di recupero, più stringente. Chiedono una “drastica inversione di paradigma” e di prendere ad esempio i “modelli virtuosi della Francia”. Tra le proposte quella di tassare le sale abbandonate e riduzione delle imposte comunali (in particolare dimezzare la tassa dei rifiuti per 5 anni) per chi vuole riaprire cinema.

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