In Basilicata reddito minimo sociale con i soldi delle royalty del petrolio

Circa 8mila famiglie riceveranno l’indennizzo grazie ai ricavi per le estrazioni di greggio nella regione. Prima i soldi si sprecavano in buoni-benzina per tutti. Adesso andranno a chi ne davvero bisogno.

reddito minimo basilicata petrolio

REDDITO MINIMO BASILICATA –

Anche i soldi del petrolio per aiutare le famiglie più povere. Su questo sito ci siamo schierati decisamente a favore del reddito minimo, di fatto approvato ormai in ben sette regioni, e la soluzione della Basilicata ci sembra molto interessante. La regione ha infatti deciso di finanziare un assegno a circa 8mila famiglie con le royalty del suo petrolio. Ottima scelta.

LEGGI ANCHE: Reddito di cittadinanza, sette regioni lo hanno già introdotto e finanziato

REDDITO MINIMO GARANTITO DAL PETROLIO –

La produzione di «oro nero» nella regioni, pari a 3 milioni e 978mila tonnellate di greggio l’anno, è circa il 70 per cento dell’intera produzione nazionale e si tratta dei giacimenti più ricchi dell’Europa continentale, concentrati nella Val d’Agri. Gli indennizzi versati dalle compagnie, in prima fila c’è l’Eni, dovrebbero valere non meno di 40 milioni di euro l’anno, e con questi soldi si pagheranno gli assegni del reddito minimo alle 8mila famiglie lucane.

LE FAMIGLIE CHE BENEFICERANNO DEL REDDITO MINIMO –

In passato, grazie alle royalty petrolifere la regione pagava, indiscriminatamente, un buono sconto sui carburanti a tutti i residenti della Basilicata. Un regalo e uno spreco. Adesso invece i ricavi vanno nella direzione giusta. Quali saranno le famiglie che beneficeranno dell’assegno? Dai bandi regionali si evincono due categorie: i lavoratori per i quali scade la cassa integrazione in deroga (e saranno impiegati dai comuni per attività sociali sul territorio) e le famiglie con un reddito inferiore a una certa soglia. Una volta tanto, insomma, i soldi del petrolio andranno a chi ne ha veramente bisogno.

PER APPROFONDIRE: Avanti! Chiediamo il reddito di cittadinanza per i più poveri. I soldi ci sono

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto