REGGIA DI CASERTA VANDALI –
Una volta tanto in materia di Beni culturali non possiamo prendercela con il ministro di turno, con l’assessore, con il sovrintendente. No, dobbiamo guardarci allo specchio e arrossire: i vandali siamo noi. Qualche domenica fa si è consumato l’ultimo scempio alla Reggia di Caserta: oltre 25mila persone sono entrate nel parco e ne hanno combinate di tutti i colori. Spazzatura dappertutto, giardini deturpati, foto pubblicate su Facebook mentre si palpeggia una statua di Venere, la biglietteria distrutta. E nessuno ha potuto bloccare i vandali.
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REGGIA DI CASERTA A PAGAMENTO –
A questo punto il ministero, giustamente, ha deciso di prevedere un biglietto di ingresso al parco, anche nella prima domenica di giugno quando tutti i monumenti in Italia saranno visitabili senza biglietto: e ha fatto bene. Anzi, forse bisognava fare un gesto ancora più clamoroso: chiudere la Reggia, in segno di protesta per l’inciviltà dei cittadini che invece dovrebbero proteggerla come il loro bene più prezioso. In queste condizioni, e con lavori di restauro che procedono con il contagocce, mentre i vandali spadroneggiano nel parco, i turisti abbandonano la Reggia di Caserta. Le visite, negli ultimi quindici anni, sono passate da oltre 1 milione a circa 500mila. La metà. Per la gioia di chi vuole distruggere, anche fisicamente, uno dei monumenti più belli d’Italia.
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