Sapete che ogni regione italiana ha nella Capitale una sua “ambasciatina”? E sapete che quella della Sicilia è un villino di lusso molto costoso e che la Calabria spende la bellezza di 11 mila euro al mese per mantenere i suoi 450 metri quadrati in pieno centro?
Dopo le ambasciate ai Tropici eccovi servito un altro enorme spreco di denaro pubblico, rigorosamente a spese dei contribuenti.
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Come leggiamo su L’Espresso, le sedi di rappresentanza sono tutte in pieno centro storico: da via Barberini dove hanno sede sia la delegazione umbra che quella dell’Emilia Romagna fino a piazza Colonna scelta dalla Valle D’Aosta. Su via Poli, alle spalle di Palazzo Marini, sede degli uffici della Camera dei deputati, troviamo invece la sede della delegazione della Campania, tanto per citarne alcune.
Decisamente curioso il fatto che anche la regione Lazio ha la sua sede in città. Non bastava già la sede principale? Tra l’altro, lo scorso settembre, la giunta Polverini ha investito ben 45mila euro per arredare l’appartamento.
Per non parlare poi delle rappresentanze regionali a Bruxelles. Tanto per citare qualche cifra, il Veneto per mantenere entrambe le sedi spende 1 milione e 280mila euro l’anno. A questa cifra è da aggiungere poi la spesa per i dipendenti. Ma il governatore Luca Zaia non ha nessuna intenzione di rinunciarci: via autista ed auto blu per la sede romana, ma l’appartamento a Via del Tritone costato 9 milioni di euro, non si tocca.
Ancora una volta, la casta dimostra che i tagli si fanno sempre e solo a parole. Tanto pagano i contribuenti.
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