Mai a tavola, o durante una conversazione. Con la modalità “Non disturbare”, piuttosto che “Silenzioso” quando non vogliamo essere raggiunti. Se invece rispondiamo, facciamolo con un tono empatico, senza dare la sensazione di essere stati disturbati. Il medico non ci ha ordinato di essere rintracciabili. Considerando che li usiamo, mediamente, circa 77 ore al mese, il cellulare e lo smartphone, sommati agli altri device mobili, così presenti nella nostra vita, hanno bisogno di un minimo di codice di comportamento per essere usati in modo corretto. Non solo e non tanto per una questione di galateo, che pure ha il suo peso, ma innanzitutto per proteggere la nostra salute. Oltre l’80 per cento delle cause di incidenti stradali, ormai sono riconducibili a un uso improprio delle nostre protesi elettroniche. Automobilisti che scambiamo foto e messaggi mentre guidano (uno su due), pedoni che attraversano la strada con il telefonino incollato all’orecchio e diventano pericolosi per tutti.
Il galateo del cellulare
Ma quali sono i punti essenziali del galateo del cellulare? Come si usa lo smartphone? Ecco 10 risposte essenziali.
- Non diventate zombie. Il vocabolario anglosassone ha coniato questa parola, acronimo di smartphone e zombie, per indicare le persone che girano in strada, attraversano strisce pedonali, si infilano tra le macchine, sempre con lo sguardo fisso sullo schermo, insensibili perfino al suono di un clacson. Camminano come se fossero ipnotizzati, e mettono in pericolo, oltre se stessi, anche gli altri. Sono pedoni scorretti, la prima fila dei mostri digitali.
- Suoneria e voce bassa. Sono due fastidi correlati, il rumore alto della suoneria, magari con una musica ammazzatimpani, e il tono della voce alto. È bene abituarsi a volumi bassi per entrambi, e non solo quando si viaggia in treno. Tra l’altro parlare a voce alta, significa rinunciare a qualsiasi forma di privacy. Perché disturbare gli altri con i nostri piccoli segreti?
- Mai a tavola e mai a letto. Secondo il galateo, il cellulare non va mai appoggiato sulla tovaglia, ma va tenuto in borsa o in tasca. Ci sono almeno due ragioni che giustificano questa regola: l’igiene e la tendenza a guardare il display. Evitate inoltre di addormentarvi con il telefonino accanto al letto. Secondo uno studio, le radiazioni emanate dagli smartphone sono molto pericolose per la salute.
- Spegnere a messa ed eliminare suoneria durante una conversazione. In chiesa dovete ricordarvi sempre di disattivare l’audio dello smartphone oppure impostare vibrazione. Il rischio, altrimenti è quello di infastidire chi avete intorno, o la persona con cui conversate, se vi arriva una chiamata o un messaggio. A meno che sia una chiamata di emergenza, in tal caso allontanatevi per non disturbare i presenti.
- Evitate anche la modalità della vibrazione. Crea ansia, inquieta e induce a rispondere e comunque a capire chi ha chiamato. Meglio impostare il telefono con la modalità “Non disturbare”.
- Il vivavoce solo se siete soli. Evitate di usarlo se intorno a voi ci sono altre persone, innanzitutto per rispetto di chi vi ha chiamato, che certamente vorrà tenere la conversazione riservata, ma anche per chi vi circonda, che sicuramente non ha alcun interesse ad ascoltare i vostri discorsi.
- Lo smartphone non va usato quando ci si annoia. È un apparecchio con funzioni specifiche e non uno strumento terapeutico contro la noia che, anzi, a forza di smanettare può soltanto aumentare. Inoltre, ricordiamolo, a volta annoiarsi fa bene e aiuta a recuperare le nostre energie.
- Quando siamo con altre persone ed è indispensabile l’uso del cellulare per essere reperibili e rispondere a eventuali chiamate, non inventiamoci favole. Diamo una spiegazione, semplicemente dicendo la verità.
- Se rispondete, fatelo con tono empatico e non con aria seccata. Non avete ricevuto l’ordine di rispondere dal medico, ma è una vostra scelta e dovete rispettare chi vi sta cercando.
Come si usa lo smartphone
- Evitate chiamate la domenica e in giorni e orari festivi. La domenica è considerata un giorno festivo, in cui non si lavora e per lo più si sta in famiglia. Evitate anche di disturbare una persona per questioni lavoro dopo le 20 di sera oppure dopo pranzo, quando qualcuno potrebbe dedicarsi al riposo.
- Se è occupato, non riprovate subito. Se qualcuno non vi risponde al quarto squillo, riagganciate e richiamate più tardi. Non serve ed è decisamente inopportuno provare a chiamare più volte a breve distanza di tempo.
- Non documentate tutto. La tendenza, sempre più diffusa, a condividere con gli altri qualsiasi cosa facciamo, dalle foto di una gita fuoriporta al nostro stufato di carciofi, ci pone di fronte al rischio di protagonismo. Il tempo che dedichiamo alla cattura, fotografica o audiovisiva, dei vari momenti delle nostre giornate limita la nostra capacità di goderli e rischia di dare agli altri un’idea distorta di come siamo.
- Prevedete un digiuno digitale settimanale. Secondo gli esperti, una dieta disintossicante da smartphone aiuta a ricaricare le batterie e a riprendere con più energie. Non diventate schiavi della tecnologia, ma provate qualche volta a farne a meno, dedicando più attenzione a voi stessi, alle relazioni con gli altri e al contatto umano.
- Non datelo ai bambini quando sono ancora piccoli. I cellulari devono essere utilizzati dai bambini con grande moderazione e con il controllo costante degli adulti. Comunque è sempre meglio stare con gli amici che passare il pomeriggio a “chattare” con lo smartphone. I bambini dovrebbero usare i cellulari solo per le emergenze.
Le radiazioni
A parte il galateo, che comunque ha una sua funzione nei nostri siti di vita sostenibili, nell’uso di cellulare e smartphone non bisogna mai trascurare l’aspetto della sicurezza. Evitando così di sprecare pezzi della nostra salute. Il cellulare è un dispositivo che emette campi elettromagnetici a radiofrequenza: la sua pericolosità è oggetto di studi scientifici e ancora non esiste una letteratura consolidata in un senso o nell’altro. Sappiamo però che le onde elettromagnetiche sono tra i “possibili cancerogeni” e come tali dobbiamo considerarle, senza stare ad aspettare ulteriori verifiche scientifiche. Da qui alcune semplici precauzioni che possiamo considerare come semplici prove di buon senso, senza allarmismo, ma anche senza superficialità.
- Cellulari e smartphone vanno usati per conversazioni brevi. Se diventano lunghe, anche riunioni, è bene usare gli auricolari. E averli comunque a portata di mano se utilizziamo il cellulare con molta frequenza nel corso della giornata. Anche il vivavoce è una buona soluzione, purché, come abbiamo detto, non rechi disturbo ad altre persone.
- Tenete presente che una distanza di appena 30 centimetri dal cellulare o dallo smartphone riduce l’intensità dell’esposizione del 90 per cento.
- Non caricare e non tenere acceso il cellulare vicino al letto. Anche quando non viene usato il cellulare emana radiazioni: poche, pochissime, ma comunque reali.
- Non tenetelo in tasca vicino al petto: ci sono studi in base ai quali le radiazioni del cellulare interferiscono anche con la fertilità.
- Non consideratelo mai un oggetto per fare giocare i bambini. Non ha questa funzione.
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