Apparentemente la sua è una storia come tante. Ma non è così. Remon Karan è arrivato in Italia nel modo più disperato, in uno di quei barconi dove tante persone trovano la morte invece di una nuova vita.
REMON ARRIVATO CON IL BARCONE VUOLE DIVENTARE AMBASCIATORE
A soli 14 anni, Remon è stato costretto a lasciare l’Egitto: fuggiva da una vera persecuzione contro i cristiani copti, la sua religione. Da Alessandria di Egitto, la città di origine del giovane, Remon è sbarcato, vivo e vegeto, al Centro di accoglienza di Portopalo a Capo Passero, dove è diventato un numero, il 92 per la precisione. Uno tra tanti. Ma proprio a questo punto, nel momento di massima disperazione, la sua vita è cambiata. Remon è stato preso in affidamento da una coppia di siciliani molto generosi, Carmelo e Marlinea, ed è cresciuto ad Augusta con la sua nuova famiglia. È andato a scuola, ha imparato perfettamente l’italiano, si è integrato con i suoi coetanei, ed a 23 anni si è anche laureato in Lingue e Culture moderne all’università di Enna. Adesso sta preparando il master per costruire un percorso professionale molto ambizioso: una carriera di ambasciatore oppure un concorso alla Commissione o al Parlamento europeo.
Fonte immagine: L’Espresso
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