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RICICLO RETI DA PESCA
L’inquinamento dei mari è un problema sempre più pressante che mette a rischio non solo l’ecosistema acquatico ma tutto l’ambiente con pesanti conseguenze anche per il futuro dell’essere umano. Per questa ragione è necessario trovare le giuste contromisure, meglio ancora se arrivano attraverso il riciclo creativo come nel caso del Gruppo Aquafil che recupera i rifiuti di nylon altrimenti inquinanti per la Terra, per trasformarle in nylon rigenerato ECONYL®. Quest’ultimo è esattamente uguale al nylon nuovo di zecca, ma ha il vantaggio di poter essere riciclato, ricreato e rimodellato ancora e ancora.
Il progetto industriale di Aquafil non è l’unico che vede al centro di un procedimento da economia circolare il recupero delle reti da pesca. Ci sono altre iniziative, per esempio, per trasformare i resti delle reti da pesca in oggetti di design e persino skate board.
INQUINAMENTO PRODOTTO DALLE RETI DA PESCA
Oltre alla plastica, ai prodotti chimici e ai rifiuti vari, sono tantissime le reti da pesca dismesse e abbandonate nell’acqua. Non solo inquinanti, sono anche particolarmente pericolose per i delfini e gli altri animali marini che vi rimangono accidentalmente intrappolati e, se non recuperate, possono rimanere nell’ecosistema per centinaia di anni prima di distruggersi.
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NYLON RICICLATO ECONYL
Il Sistema di Rigenerazione ECONYL® si basa sul recupero non solo delle reti da pesca, ma anche di scarti di tessuto, moquette e plastica industriale in tutto il mondo. Attraverso un processo di rigenerazione e purificazione, i rifiuti di nylon vengono riciclati e riportati alla loro purezza originaria. Ciò significa che il nylon che si ricava da tale processo è in tutto e per tutto uguale a quello a base fossile.
Il prodotto, che possiede le stesse caratteristiche di quello ricavato utilizzando il sistema di produzione tradizionale, quindi, permette non solo il riciclo delle reti da pesca che altrimenti rimarrebbero abbandonate nell’ambiente, ma consente anche di risparmiare materia prima da fonte fossile e non rinnovabile, adoperata nella produzione del nylon tradizionale. Basti sapere che, oggi, il nylon rigenerato ECONYL® viene sfruttato anche dagli interior designer per i rivestimenti sintetici o per diversi complementi d’arredo, come i tappeti, ad esempio.
T-SHIRT DA RETI DA PESCA
Ma non è ancora tutto: il filo di nylon ottenuto dalle reti da pesca si trasforma in tante curiose – ma soprattutto non sprecone – maglie e t-shirt alla moda e in tanti altri capi d’abbigliamento. Le frasi riportate sulle magliette: Be cool be eco, Plastic Love, I wear recycled fabric, Alive, Kiss, I feel good, raccontano con ironia e intelligenza il percorso sostenibile del brand e invitano ad avere rispetto per la salvaguardia dell’ambiente che ci circonda. Attraverso il video che vedete sopra, potrete scoprire i vari passaggi che permettono di ricavare il filo di nylon dalle reti da pesca.
RISACCA OGGETTI DESIGN DA RETI DA PESCA
Tre giovani di Mazaro del Vallo sono riusciti a realizzare un progetto per trasformare i resti delle reti da pesca, che in quella zona inquinano particolarmente il mare, in oggetti da design. E si è scoperto così che da una sola tonnellata di resti da pesca si possono ricavare 200 sedie e 10.000 bottoni.
SKATEBOARD DA RETI DA PESCA
Un’altra iniziativa eco-friendly che contrasta l’inquinamento marino – le reti da pesca dismesse costituiscono il 10% dei rifiuti plastici marini, e cambiandole da 15 a 20 volte l’anno, si genera purtroppo un grave impatto ambientale – è quella dell’azienda cilena Bureo, che le trasforma in prodotti funzionali, come skateboard e occhiali da sole.
Photo Credit | Facebook Mercatopoli Villa Guardia
DECORAZIONE PARETI
Le reti da pesca, ancora, possono essere utilizzate in modo creativo per decorare le pareti, regalando all’ambiente un’atmosfera unica e marina. Appese verticalmente o orizzontalmente, possono aggiungere un tocco costiero a qualsiasi spazio portando una sensazione di calma e serenità nelle stanze.
Photo Credit | Facebook Casa Pepita
LAMPADARIO
Ed eccoci all’ultima idea di riciclo creativo delle reti da pesca abbandonate: con quelle che non servono più si possono ottenere dei lampadari di design perfetti per le case al mare e non solo: poco lavoro per la massima resa.
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