Il riciclo dei rifiuti viene effettuato maggiormente nel Nord Italia, meno nel Centro e in maniera ancora minore nel Sud del Paese. E’ quanto emerge da un Rapporto Ipr-Marketing sulla riduzione dei rifiuti, promosso dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia e presentato a Roma.
Sono le donne, secondo la ricerca, ad avere una maggiore consapevolezza sul tema e a riciclare di più, non solo nel Nord ma anche in quelle aree del Sud dove il comportamento al riciclo è marginale.
”Dal Rapporto viene fuori che il comportamento al riciclo è condizionato dall’area geografica, dove vince il Nord, ma anche dal sesso – spiega Antonio Noto, direttore Ipr-Markenting – nel senso che le donne sono convinte che l’operazione del riciclo sia eticamente accettabile”.
Dal Rapporto emerge anche che i giovani sono più abituati a riciclare carta o a preferire imballaggi meno ingombranti mentre a riciclare abiti sono più attenti i 35-54enni. Riguardo invece alla differenziazione i piu’ attivi sono i residenti al Nord, mentre la quota piu’ alta di cittadini che dichiara di non differenziare rifiuti e’ al centro (20%).
Più in generale le donne sono più abituate a separare vetro e plastica, mentre gli uomini un po’ piu’ attenti della media a separare l’organico. Infine molto forte risulta essere la domanda di educazione, in particolar modo per gli over 54 (66%) e i residenti al Nord (65%).
”Il Rapporto – ha spiegato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde – dimostra che c’e’ una larga consapevolezza che le materie prime non sono infinite e che il futuro è nel recupero e nel riuso di materiali”.
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