Il diabete nel mondo accelera. Nel 2050 avremo 1,31 miliardi di persone colpite dal diabete, quasi il triplo rispetto agli attuali 529 milioni. La cause del diabete, in maggioranza di tipo 2, riguardano gli stili di vita: il consumo di sigarette e di bevande alcoliche, l’alimentazione sbagliata, la mancanza di attività fisica, alcuni lavori particolari.
Indice degli argomenti
Sintomi
- Stanchezza e scarsa energia
- Aumento del volume urinario e sete frequente
- Perdita di peso e aumento dell’appetito
- Visione annebbiata
- Nausea e vomito
- Dolori addominali
Rimedi
Le ultime ricerche scientifiche, in particolare lo studio Creso, condotto dall’Istituto Mario Negri e pubblicato su Diabetes on line, dimostra in modo definitivo una cosa essenziale: riducendo del 25 per cento l’ingresso di calorie nell’organismo, rispetto alla dieta standard, si riesce a correggere l’eccesso di funzionalità dei reni, tipico dei malati di diabete 2 (diffuso nell’età matura e legato anche al sovrappeso che incide negativamente sulla glicemia). In pratica, in un colpo solo, e con un unico rimedio naturale, si riesce a migliorare la funzionalità del rene, evitando sofferenza e dialisi. Il professore Giuseppe Remuzzi, autore dello studio con Piero Ruggenenti e Luigi Fontana, avverte: «La ricerca dimostra che la dieta, da sola e senza bisogno di farmaci, riesce a correggere un dato clinico molto rilevante, come la cattiva funzionalità del rene, e dunque a guarire».
Dieta mediterranea
Non c’è nulla da aggiungere a un menù che tutti dovremmo avere scolpito nella nostra testa: spaghetti, pesce, insalata, olio extravergine crudo (italiano e non tunisino o greco). L’unica accortezza, per i soggetti a rischio che vogliono prevenire il diabete, è di andare cauti con i carboidrati, e abbassarli fino al 50 per cento. La potenza terapeutica della dieta mediterranea riesce anche a consentire, con questo rimedio naturale, di riparare i vasi sanguigni danneggiati dal diabete.
Mandorle
Per esempio le mandorle, le vere regine di questa categoria. Tra l’altro abbassano il livello del colesterolo, sono ricche di sali minerali, di calcio, e quindi migliorano anche la salute delle ossa. Ancora uno studio scientifico sul diabete, firmato da Katherine Esposito, del Centro diabete della Seconda Università di Napoli: grazie a un buon consumo di proteine, contenute in abbondanza nei legumi, e di frutta secca, si riesce a tardare di almeno un paio di anni il ricorso al primo farmaco per contrastare il micidiale diabete.
Frutta secca
All’interno della terapia per curare e della prevenzione per evitare il diabete, il consumo di frutta fresca è molto importante. La frequenza? Almeno due-tre volte al giorno, a partire dalla prima colazione. E’ falso che chi ha il diabete non può mangiare frutta, piuttosto deve limitare il consumo di banane, fichi, uva, cachi e castagne.
Rosmarino
Per un motivo semplice e chiaro: tiene sotto controllo le oscillazioni della glicemia. Una funzione strategica, che si può incassare usando il rosmarino con più frequenza in cucina.
Pochi alcolici
Questo è un rimedio essenziale che si abbina con l’evitare bevande zuccherate, non fumare, e ridurre il sale in tutte le pietanze. Tutto ciò non solo per perdere peso, ma anche per abbassare pressione e colesterolo e ridurre così l’infiammazione.
Attenzione ai trigliceridi
In questo caso, e con il colesterolo “buono” basso, le probabilità di ammalarsi di diabete aumentano in modo esponenziale. Come nel caso di donne che hanno sofferto di diabete durante il parto.
Esercizio fisico
Il livello minino è di 150 minuti a settimana, con attività moderata. Se andate a vedere da vicino, vi rendete conto che si tratta di due ore e mezzo, un tempo davvero accessibile a tutti per fare attività fisica ed esercizio. Basterebbe camminare di più, salire le scale a piedi: gesti semplici che suggeriamo spesso.
Camomilla
Non solo se si hanno problemi di insonnia, evitando così di sprecare soldi per farmaci dei quali poi si diventa dipendenti, ma anche perché aiuta a regolare il livello di zucchero nel sangue.
Olio essenziale
Sono essenzialmente due: l’olio essenziale di eucalipto e quello di geranio.
Predisposizione genetica
Il fattore genetico è una componente fondamentale del rischio diabete. Chi ha, per esempio, familiari diabetici è sicuramente molto esposto e deve misurare la glicemia una volta all’anno. Chi non ha fattori di rischio e una glicemia normale, può fare questo controllo dopo i 45 anni e solo ogni tre-quattro anni. La predisposizione al diabete però non è una condanna a vita: si può sconfiggere. L’obiettivo minimo, in questo caso, è restare in una condizioni pre-diabete attraverso una corretta alimentazione (innanzitutto dieta bilanciata, fibre e poco zucchero), esercizio fisico (per mantenere il peso nel giusto limite), stili di vita (non fumare e ridurre al minimo gli alcolici.C’è poi un altro fattore da evitare per superare la predisposizione al diabete: lo smog. Secondo i dati della Società italiana di diabetologia (Sid) il 15 per cento dei casi di diabete 2 dipende proprio dallo smog abbinato al sovrappeso. Tutti i fattori per superare la predisposizione al diabete devono essere affrontati in modo combinato, senza aprire varchi all’arrivo della malattia.
Segnali da osservare
- Alitosi
- Carie che si sviluppano con una certa frequenza
- Salivazione meno fluida e più viscosa
- Formazione di mughetto sulle mucose orali
- Secchezza della bocca
- Lingua biancastra
Malattie che derivano dal diabete
- Problemi cardio-vascolari. I rischi di ictus, infarti e problemi al cuore, schizzano di molti punti quando i valori della glicemia non sono in ordine troppo a lungo.
- Problemi alla vista. La vista peggiora, fino a malattie gravi come la maculopatia. E diventa quasi impossibile proteggere gli occhi dai problemi che arrivano in conseguenza del diabete.
- Problemi renali. Tra gli organi più colpiti dal diabete ci sono i reni. E infatti quasi un terzo dei pazienti che sono in dialisi risultano malati di diabete.
- Problemi neurologici. Il diabete colpisce il buon funzionamento del sistema nervoso centrale. Da qui una serie di deficit: sensitivi, motori, acustici e visivi.
Diabete e rischio trombosi
Quanto vivono i malati di diabete?
Differenza tra diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2
Prevenzione
Un recente studio pubblicato su Nature Medicine, a proposito della prevenzione alimentare per il diabete, ha calcolato che il 70 per cento dei nuovi casi di diabete nel mondo sono causati da un’alimentazione non corretta rispetto ai rischi di questa malattia. In particolare gli studiosi hanno individuato alcune tra le più inadeguate abitudini alimentari alla base del diabete: nel 26 per cento dei casi si tratta del basso consumo di cereali integrali; nel 24 per cento di un eccesso di consumo di riso e di farina di grano raffinata; nel 20 per cento dei casi pranzi e cene con troppa carne processata e insaccati. Seguono, nella classifica dei fattori messi a fuoco: un eccessivo consumo di bibite zuccherate, di carne rossa, di patate. E uno scarso consumo di yogurt.
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