«Alla parola “progresso” riconosco il solo valore di risparmiare energia» scrive Erri De Luca. Vista attraverso questo aforisma, questa notizia segnala finalmente un passo in avanti dei nostri edifici pubblici. Infatti, nei Comuni italiani le fonti rinnovabili vanno sempre più forte.
A certificare questa tendenza è stata l’Istat con i suoi Indicatori ambientali urbani 2011. E non c’è solo l’ormai collaudato fotovoltaico tra le tecnologie più gettonate dalle amministrazioni locali. Come segnala il sito Energia24Club, non si tratta solo del fotovoltaico: progressi sono arrivati anche nel solare termico e nelle reti di teleriscaldamento. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica con i pannelli fotovoltaici, la potenza media installata ha raggiunto i 2,4 kW ogni mille abitanti, raddoppiando rispetto al 2010.
Sono 88 i comuni che hanno dichiarato di utilizzare il fotovoltaico per alimentare gli edifici di proprietà pubblica; nel 2000, soltanto Palermo affermava di aver installato pannelli. Rovigo, Ascoli Piceno, Rieti e Catanzaro sono entrate per la prima volta nel 2011 nella rosa delle amministrazioni fotovoltaiche. Per quanto riguarda le altre tecnologie, 32 capoluoghi in totale hanno avviato impianti di teleriscaldamento (nel 2000 erano soltanto 11); 72 comuni hanno dichiarato di aver predisposto impianti solari termici per la produzione d’acqua calda sanitaria, in netta crescita rispetto alle tre amministrazioni che già nel 2000 avevano puntato su questa fonte alternativa. Biella, Rovigo, Pesaro e Rieti hanno investito per la prima volta nel 2011 nel solare termico, allargando così la schiera delle amministrazioni più innovative in campo energetico. L’estensione dei pannelli termici sugli edifici comunali è così salita a 1,3 metri quadrati ogni mille abitanti.
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