Il modo migliore per risparmiare con il gas, e non sprecare soldi, è di utilizzare dispositivi per il riscaldamento che utilizzano altre fonti energetiche. Le alternative più valide (a parte i tradizionali camini a legna) sono quattro: stufa elettrica, stufa a pellet, pompa di calore e stufa a bioetanolo. Per ciascuna di queste soluzioni ci sono vantaggi e svantaggi, da conoscere in anticipo, anche per orientare le proprie scelte sulla base dell’utilità e della convenienza. Come è importante avere un’idea, per ogni dispositivo, del rendimento, dei consumi e dei costi.
Indice degli argomenti
Stufa elettrica
Vantaggi
Si tratta di un dispositivo ideale per spazi piccoli o singole stanze, con un’efficienza molto alta, con il 100% dell’energia elettrica trasformata in calore. Economica, facilmente trasportabile, non ha bisogno di impianti, è facile da installare in quanto non richiede canne fumarie o tubazioni. Anche le spese di manutenzione sono irrilevanti.
Svantaggi
Al contrario, la stufa elettrica non è adatta per spazi ampi e per un intero appartamento e, se l’anergia aumenta, può avere costi alti. In generale, è la soluzione peggiore in termini di prestazioni energetiche.
Rendimento
Per ottenere 4 kWh termici si ha un consumo di 4 kWh
Stufa a pellet
Vantaggi
Ha ottime prestazioni e riesce a riscaldare anche ambienti medio-grandi. Abbatte costi se si ha la possibilità di recuperare biomassa legnosa o scarti gratis o a basso prezzo.
Svantaggi
Tra i dispositivi confrontati è il più caro: anche mille euro e oltre tra stufa e installazione. Serve un impianto di scarico dei fumi.
Rendimento
Le migliori stufe alimentate a pellet hanno un rendimento del 90% (su 100 kg di combustibile sono 90 i kg che vengono convertiti in calore).
Pompa di calore
Vantaggi
Alta efficienza, può riscaldare le stanze di tutta la casa e, nel caso di modelli aria-acqua, anche rifornire l’acqua calda per usi sanitari. Funziona anche come climatizzatore durante l’estate, ha un basso impatto ambientale, soprattutto se abbinato a fonti di energia rinnovabile (come i pannelli solari). Infine, recupera calore dall’ambiente, riducendo il consumo energetico
Svantaggi
Va fissata al muro e per riscaldare le stanze non prossime servono altri split che fanno aumentare costi, già elevati rispetto agli altri. dispositivi (con due split stiamo sui mille euro). Potrebbe non essere adatta a temperature molto basse.
Rendimento
Con rendimento Cop 4: per ottenere 4 kWh termici si ha un consumo di 1 kWh elettrico.
Stufa a bioetanolo
Vantaggi
Non ha bisogno di impianti di scarico. Riproduce un effetto camino molto suggestivo, basso impatto ambientale. Il bioetanolo è un combustibile rinnovabile e, se prodotto da fonti sostenibili, può avere un impatto ambientale ridotto rispetto ai combustibili fossili. Inoltre, non produce fumi o gas nocivi (come il CO2) se utilizzato correttamente. Le stufe a bioetanolo non richiedono canne fumarie o ventole di estrazione, il che rende l’installazione più semplice e meno costosa rispetto ad altri tipi di stufe a combustione. Infine, poiché il bioetanolo brucia in modo molto pulito, non lascia cenere o fuliggine, riducendo la necessità di manutenzione.
Svantaggi
Potenza termica molto limitata: rispetto a stufe a gas o legna, le stufe a bioetanolo offrono un potere calorifico inferiore, quindi potrebbero non essere sufficienti a riscaldare grandi ambienti o stanze molto fredde. Il bioetanolo è generalmente più costoso rispetto ad altri combustibili tradizionali, come il gas o la legna, e questo potrebbe portare a costi operativi più elevati. Infine, anche se il bioetanolo è considerato più ecologico, la sua combustione produce comunque una certa quantità di CO2, sebbene inferiore rispetto ai combustibili fossili, e comunque consuma ossigeno.
Rendimento
In generale, un litro di carburante a bioetanolo dura circa dalle 3 ore alla regolazione massima a un massimo di 7-8 ore alla regolazione minima.
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