La modernità, il progresso, la tecnologia e i tanti, enormi rischi per la nostra salute

Inchiesta choc in Gran Bretagna: negli ultimi 15 anni bambini e giovani ammalati di cancro sono aumentati del 40 per cento. Più colpite le donne. Le cause? Inquinamento, veleni e radiazioni

MALATTIE CAUSATE DALL'INQUINAMENTO

RISCHI PER LA SALUTE LEGATI ALLA MODERNITÀ –

Il giornale inglese The Telegraph ha appena pubblicato un’inchiesta che potrebbe apparire sconvolgente. I bambini e i giovani ammalati di cancro in Gran Bretagna, negli ultimi 15 anni, sono aumentati del 40 per cento. Possibile? Certo, stando agli autorevoli studi scientifici della Children with cancer Uk, che il quotidiano anglosassone commenta e spiega con tutti i dettagli.

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MALATTIE DA INQUINAMENTO –

In particolare, la fascia più colpita riguarda le donne, ed i giovani adulti tra i 15 e i 24 anni, mentre le cause sono riconducibili a inquinamento, pesticidi, pessima alimentazione, radiazioni varie, tra le quali non si escludono quelle legate a un uso eccessivo e sprecone dei cellulari e degli smartphone. L’inchiesta poi si conclude con alcuni consigli pratici, tutte cose che i lettori di questo sito conoscono bene, come per esempio aumentare l’attività fisica e scegliere una sana dieta mediterranea, o come anche ridurre l’esposizione alla tecnologia elettronica. In più, il giornale inglese ci aggiunge un appello specifico alle donne in gravidanza: che lavorino meno durante questo delicatissimo periodo della loro vita, ed evitino in particolare i turni notturni. Un appello che si spiega con i ritmi spesso massacranti, e perfino poco rispettosi per le donne, con i quali si lavora nel mondo anglosassone.

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Fin qui The Telegraph. E la presa d’atto, per chi ancora non l’avesse capito, che la modernità, il progresso, e l’incalzante avanzare della tecnologia, devono comunque fare i conti con la misurazione degli effettivi vantaggi per gli uomini e per le donne. Se ci riflettete, siamo di fronte a un paradosso piuttosto incredibile che nel lontanissimo Ottocento portava il filosofo Henri Frédéric Amiel a dire: «Mille cose avanzano, 999 regrediscono: questo è il progresso». Il paradosso consiste nel fatto che nella medicina come nelle tecnologia, in qualsiasi girone dell’economia, dall’agricoltura all’industria passando per i servizi, non facciamo altro che progredire, ma intanto i morti di cancro, specie tra le donne e i giovani, in Inghilterra, paese-simbolo di questo pregresso, aumentano.

MALATTIE CAUSATE DALL’INQUINAMENTO –

Non esiste una legge di mercato, una delle solite ricette degli economisti che possa farci uscire da questo angolo di buio, nulla a che vedere con uno sterile catastrofismo, che accompagna la nostra vita quotidiana. Né ha un senso, che non sia un puro e retorico esercizio intellettuale, contestare alla radice il progresso e considerarlo alla stregua del Male Assoluto. Alla fine, come al solito, torniamo a noi, alle nostre libere e responsabili scelte. Quelle che mai come in questo momento devono riguardare gli stili di vita, motore del cambiamento in atto. Non ci sono norme, governi, ministri, istituzioni sovranazionali o locali, che possano tirarci fuori dal guado in cui siamo e dalla scommessa che dobbiamo vincere, ovvero governare modernità, progresso e tecnologia, alla luce di un nuovo umanesimo, ribellandoci all’idea che pazienza se per produrre più ortaggi dobbiamo avvelenare la terra o per comunicare meglio, con modelli di apparecchi sempre più aggiornati, bisogna rischiare il cancro. L’uomo e la donna, e solo loro con le loro esigenze e non la macchina, devono tornare al centro della nostra azione mirata a conquistare più benessere, una migliore qualità della vita misurata su parametri reali e non solo sui numeri di un pil o di un conto in baca, più eguaglianza, e meno distanze tra le due parti del mondo dove in una si crepa e nell’altra di spreca.

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