Altroconsumo ha fatto un’indagine molto utile sulla qualità del riso carnaroli delle marche più vendute in Italia e non sono mancate le scoperte, anche clamorose. Innanzitutto i marchi esaminati, come risulta dalla tabella che pubblichiamo, sono venti, con una serie di parametri. Ingredienti, chiarezza nell’etichettatura, umidità, presenza di pesticidi, prova di cottura. Alla fine, a ciascuna marca è stato assegnato un punteggio che tiene conto di tutti i fattori esaminati.
La prima sorpresa arriva dalla presenza del cadmio, un metallo pesante, considerato dannoso per la salute dell’uomo. Dei 20 campioni testati, la maggior parte si avvicina ai limiti massimi di cadmio consentiti dalla legge e ben 3, appartenenti alle marche Conad, Pam e Mondella-MD, hanno superato tali limiti. In particolare il cadmio può produrre danni ai reni, causando insufficienza renale cronica riducendo la capacità del rene di filtrare correttamente i rifiuti, e alle ossa, interferendo con il metabolismo del calcio, contribuendo alla riduzione della densità ossea e aumentando il rischio di osteoporosi e fratture ossee.
La seconda sorpresa dell’indagine è che oltre alla presenza di cadmio, sono stati individuati altri inquinanti potenzialmente pericolosi, come i residui di pesticidi. Sebbene la maggior parte dei prodotti analizzati rispetti i limiti di legge, alcuni presentano residui di sostanze sospettate di essere interferenti endocrini o tossiche per la riproduzione.
Terza sorpresa: un marchio molto popolare, come il Riso Scotti, compare nella parte della classifica (con una qualità globale pari a 52 su 100) per la presenza nel suo riso carnaroli di metalli pesanti e pesticidi. E anche per un punteggio scadente sulla cottura e sulla trasparenza dell’etichetta.
Al contrario, ai vertici della classifica, con voti che vanno da 80 a 78 ci sono Le Stagioni D’Italia Carnaroli che si è posizionata al numero 1 con una valutazione di 80 punti, confermando la sua qualità superiore rispetto alla concorrenza. Non solo offre un prodotto di alta qualità, ma anche un ottimo rapporto qualità-prezzo, con un costo medio al kg di 4,15 euro. Al secondo posto compare il Riso del Vo Carnaroli Classico con una valutazione di 78 punti, e un prezzo medio al chilogrammo leggermente più alto di 4,49 euro.
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