RISTORANTI SENZA CELLULARE
Un’enoteca, con ottimi vini, quasi sempre di piccoli e artigianali produttori locali. Ideali per mangiare qualcosa e consumare così il rito dell’aperitivo, senza però sprecare, neanche per un attimo, il piacere di una conversazione, di un contatto fisico, di un incontro tra persone che hanno cose, e non poche, da dirsi. Vitis Vinifera, questo è il nome del locale, si trova nel popolare quartiere romano di Centocelle, e i suoi tre soci, Marco De Santis, Laura Cuocina e Sabino Valentini, hanno voluto lanciare qualcosa di più di una provocazione. Nella loro enoteca, tra vini e cibo, i cellulari e gli smartphone tacciono. Sono spenti. Non si chatta, non si smanetta, non si trilla. Non si spreca tempo trascurando gli interlocutori e disturbando il prossimo. E si sta insieme, come piace molto alla comunità di Non sprecare, innanzitutto attraverso il piacere della conversazione. Non interrotta dai fastidiosi rumori delle nostre protesi elettroniche.
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LOCALI FREE CELL
L’impatto è davvero insopportabile. Entri in un ristorante, dai uno sguardo ai tavoli, e che cosa scopri? Una quantità di persone, tutte in apparente compagnia, incollate allo smartphone per smanettare. In questo modo la compagnia degli altri commensali si trasforma in un gruppo di fantasmi, e si sprecano tempo, relazioni umane, il calore di un incontro. Senza considerare la parte estetica e lo sfregio al galateo: quei telefonini piazzati sui tavoli, come se fossero pistole all’epoca del Far west, sono davvero orribili. E spesso trillano, disturbando gli altri clienti del locale, proprio come avviene, di regola, nei vagoni dei treni quando provi a riposare e ti sveglia di soprassalto la suoneria del cellulare del vicino di posto.
LOCALI CHE VIETANO IL CELLULARE
Di fronte a questo fenomeno che abbina cattiva educazione e spreco derivante dall’uso compulsivo degli apparecchi tecnologici, sta crescendo una nuova, interessante tendenza: diversi ristoratori, in tutto il mondo, invitano i clienti a lasciare i cellulari all’ingresso e in cambio offrono perfino uno sconto significativo sui prezzi del menù. Anche in Italia c’è chi si sta convertendo a questo nuovo credo. Dal Friuli Venezia Giulia, passando per Roma, fino alla Campania, la proposta dei pasti “free phone”, sta prendendo sempre più piede.
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RISTORANTI SENZA CELLULARE IN ITALIA
La moda in controtendenza nasce negli Usa dove ad esempio un ristorante in Georgia ha deciso di offrire gelato gratis a chi riesce a mangiare senza guardare il cellulare così come a Los Angeles dove viene proposto il 5% di sconto a chi rinuncia al telefono. In Italia, qualche anno fa, uno fra i primi locali ad attirare l’attenzione sul tema è stato lo Stonehenge Bar, ristorante di Teramo: offriva uno sconto del 15% a chi decideva di lasciare il cellulare all’ingresso del ristorante, a patto però che a farlo fossero tutte le persone sedute allo stesso tavolo e non solo alcuni membri di un gruppo di amici o di una famiglia.
Un segnale importante per riscoprire la buona educazione e valorizzare i rapporti tra le persone con un netto miglioramento anche della qualità della propria vita.
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A CENA SENZA LO SMARTPHONE
Il bar-panetteria «PanXFocaccia» di corso Dante angolo via XX Settembre di Cuneo invece, ogni mercoledì sera organizza l’Aperitivo sociale – #nosocial che permette ai clienti che decidono di riporre il cellulare in un’apposita bustina di plastica da lasciare in custodia ai gestori del locale, di ottenere un punteggio doppio sulla card che, dopo 10 drink, ne offre uno in omaggio. Sono sempre di più i giovani e non che, mercoledì dopo mercoledì, aderiscono all’iniziativa mettendo da parte il proprio smartphone.
E sono sempre di più anche a Milano i locali che periodicamente organizzano aperitivi social in cui gustare un buon bicchiere di vino in compagnia senza essere disturbati dallo schermo del telefonino. Tra questi: Frida, Ostello Bello, Le Biciclette.
Nella Capitale invece un’idea originale è quella promossa dal ristorante Casa Coppelle dove è possibile cenare leggendo poesie al posto delle notifiche sullo smartphone. Una volta consegnato il proprio cellulare allo staff del locale, si riceve un apposito volume scelto à la carte. L’iniziativa sta riscuotendo un incredibile successo. Tra le poesie più richieste vi sono quelle di Pablo Neruda, William Shakespeare, Charles Baudelaire, Eugenio Montale, Alda Merini ed Emily Dickinson.
I RISCHI DI UN USO DISTORTO DEL CELLULARE:
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