Robot per distrarre i bambini nei reparti degli ospedali dove magari devono sottoporsi a qualche esame faticoso e delicato. Umanoidi programmati per giocare e per parlare fino a 21 lingue, compreso il cinese e l’arabo.
ROBERTO MANCIN
La scommessa con la robotica, che in questo caso ha la stessa funzione della terapia del sorriso, si gioca a Padova, nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Universitario. Qui è al lavoro Roberto Mancin, 52 anni, laureato in Informatica con master in Innovazione sociale e inclusione. Un grande esperto di robotica pediatrica, preziosa come tecnica non farmacologica per la gestione di ansia e paura prima di procedure invasive e dolorose.
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OSPEDALE PEDIATRICO DI PADOVA
La storia di Mancin è stata segnata da un grave incidente nel 1992: scendendo in bicicletta per l’altopiano di Asiago è stato catapultato sull’asfalto, senza caschetto. Lesioni al midollo e al cervelletto, emiparesi, disturbi della memoria. Dalla allora la sua vita è cambiata e Roberto ha deciso di impegnarsi a fondo nella sua materia, per aiutare ogni persone fragile con la robotica.
IL ROBOT PEPPER
Il robot più efficiente ina zione all’Ospedale di Padova si chiama Pepper. È alto 120 centimetri, pesa 30 chili e ha un’autonomia di 10 ore. Nei reparti lo conoscono tutti, e tutti lo accolgono a braccia aperte.
Photo credit immagine di copertina: TEDxReggioEmilia 2018 – Humanity Beyond Humanity
I PROGETTI PER ALLEVIARE I TEMPI DI DEGENZA IN OSPEDALE:
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