Roots: il ristorante che forma le chef immigrate

Il progetto realizzato a Modena. Grazie alla forza di tre donne, che conoscono bene le leggi della cucina e la storia dell’immigrazione

ROOTS IL RISTORANTE CHE FORMA LE CHEF IMMIGRATE

Arrivano dalla Nigeria, dal Sudan, dalla Papua Nuova Guinea, dal Pakistan, dall’Indonesia, da paesi che si trovano nel Sud del mondo. Sono giovani extracomunitarie, appassionate di cucina, che riescono a ottenere un tirocinio retribuito presso il ristorante Roots, nel centro di Modena, per diventare chef professioniste, e magari aprire in Italia un loro ristorante. 

 
 
 
 
 
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Il progetto è nato grazie all’energia e al coraggio di tre donne: Caroline Caporossi, 30 anni, nata in Texas (discendente a sua volta da una famiglia di migranti), arrivata a New York partendo dalla Calabria; Jessica Rosvak, 48 anni, che canadese, collaboratrice di Massimo Bottura per i suoi famosi RefettoriMaria Assunta Loele, 45 anni, avvocata. Insieme, le tre donne, con il sostegno del comune di Modena, hanno aperto un locale che non è il solito ristorante etnico, ma la mattina è uno spazio per il coworking, e la sera diventa un luogo di formazione dedicato proprio alle donne extracomunitarie. Il tirocinio dura tre mesi, per complessive 350 ore, e al termine del percorso le donne che partecipano hanno di fatto acquisito le competenze di chef, e possono persino azzardare una sommessa in proprio. Intanto, da Roots i clienti mangiano con un menù fisso che costa 38 euro, e il ristorante è sempre pieno. Grazie al lavoro delle tirocinanti. 

Fonte immagine di copertina: Roots (Instagram)

QUANDO L’IMMIGRAZIONE FUNZIONA:

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