Sabrina Ventriglia, napoletana e solare, a 42 anni si ritrova con alle spalle un lungo percorso di precariato. Si è laureata all’università Orientale di Napoli in lingue straniere, si è specializzata in lingua spagnola e poi ha preso un master per insegnare l’italiano agli stranieri. Tutto per poi provare a fare la spazzina.
SABRINA RINUNCIA AL REDDITO DI CITTADINANZA
Sabina, infatti, ha deciso di partecipare a un concorso dell’Asia Napoli, la società che cura la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel capoluogo campano: i posti disponibile, da operatore ecologico, sono 500, le domande circa ventimila. Tra queste c’è quella di Sabrina che allo stesso tempo ha deciso di rinunciare al reddito di cittadinanza. Una soluzione provvisoria, come tutto il lavoro precario che ha fatto in questi anni. Nei pub, nei call center, andando in Argentina a insegnare italiano.
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SABRINA VENTRIGLIA
Una scelta così radicale, e poco allineata con gli studi fatti, non spaventa Sabrina, che ha voglia di autonomia e di costruirsi una famiglia. Ma nella sua storia c’è un elemento in più che fa riflettere: il modo con il quale è stata trattata dal Centro dell’impiego che avrebbe dovuto avviarla al lavoro mentre percepiva il reddito di cittadinanza. In tre anni è stata chiamata soltanto una volta. E per dirle che cosa? Nulla. Soltanto per sapere se vi erano aggiornamenti nel suo curriculum e come mai una come lei, con i suoi studi, fosse disoccupata. Già, come mai?
Fonte immagine di copertina: Corriere della Sera
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