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SANTOREGGIA
La santoreggia (conosciuta anche come nepitella) è un erbaceo annuale, cespitosa, ed è anche una pianta aromatica, bella e profumata, che con il suo odore così gradevole abbellire il giardino, il terrazzo, o anche semplicemente un balcone. I rami ascendenti e quadrangolari portano foglie opposte, lanceolate, lineari, di colore verde chiaro e ricoperte da una Ieggera peluria. I fiori compaiono in estate e sono bianchi o bianco-rosa e disposti in glomeruli all’ascella delle foglie. In cucina, con il suo retrogusto affumicato, è apprezzata in accompagnamento a uova, legumi,verdure crude e cotte. Nella cosmetica naturale, invece, fiori e foglie sono usati per pediluvi e bagni. Svolgono, infatti, un’azione tonificante, deodorante e rigenerante per la pelle. Oppure si può preparare un infuso per il cuoio capelluto: con un semplice massaggio, migliora le condizioni del bulbo pilifero.
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ORIGINI
Nell’antichità questa pianta veniva definita anche “l’erba del satiro”, in quanto liberava le persone da qualsiasi freno inibitorio. E perciò si usava come un afrodisiaco naturale sia per gli uomini sia per le donne. Con eccellenti risultati, motivo per cui la sua semina e la relativa coltivazione erano vietate nei monasteri.
ESPOSIZIONE E CLIMA
La santoreggia cresce spontanea, specie nelle regioni del Centro-Nord in località montane, con il suo profumo aromatico, fino a 20-30 centimetri di altezza. Ama i climi temperati e richiede una buona esposizione al sole.
TERRENO E CURE COLTURALI
Predilige i terreni alluvionali ma si adatta a tutti i suoli. Effettuare periodicamente delle scerbature e delle zappettature ed eliminare le parti secche con una potatura quando necessario.
ANNAFFIATURE
La santoreggia richiede annaffiature regolari solo in caso di siccità.
SEMINA E FIORITURA
Si semina in primavera dosando bene la quantità di seme, che è molto minuto. I fiori compaiono da fine luglio a settembre.
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COLTIVAZIONE IN VASO
Per coltivare la santoreggia in un vaso, bisogna scegliere un contenitore capiente. Il terreno da usare, quello tipico per gli ortaggi, va arricchito con argilla espansa e biglie, e bisogna fare attenzione ad evitare i ristagni idrici, molto dannosi per la pianta e per i suoi fiori.
PROBLEMI E RIMEDI
Non soltanto la santoreggia non presenta problemi specifici, ma il suo aroma la rende una pianta preziosa per allontanare gli afidi. Ecco perché riesce a proteggere le piante che le crescono accanto, anche nell’orto.
Fonte immagine di copertina: Wikipedia
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