Santoreggia: proprietà, usi e controindicazioni

Antisettica, espettorante e stimolante. Si usa sotto forma di infuso, decotto e olio essenziale

Santoreggia

La santoreggia (nome scientifico Satureja) è un’erba aromatica che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è molto utilizzata sia per il suo sapore, ma innanzitutto per una serie di proprietà benefiche che la rendono molto apprezzata nell’universo della medicina naturale.

Varietà di santoreggia

Ci sono diverse varietà di santoreggia, ma quelle più note, frequenti e utilizzate, anche per le loro proprietà, sono due:

  • Santoreggia maggiore: una pianta annuale che cresce fino a 30 centimetri di altezza. Ha foglie sottili, verdi e aromatiche, con fiori bianchi o rosa che sbocciano in estate.
  • Santoreggia minore: una pianta perenne e cresce in forma di cespuglio più compatto, con foglie più coriacee e un sapore più intenso.

Descrizione

La santoreggia è facilmente riconoscibile per il suo aspetto. Le sue foglie sono piccole, ovali e di un verde intenso, leggermente rugose e con una superficie vellutata, mentre i fiori sono di colore rosa o violaceo. Questa pianta erbacea perenne può raggiungere un’altezza di circa 30-60 cm. Ha un aspetto compatto e ramificato.

I fiori, che sbocciano in estate, sono piccoli, a forma di labbro, e riuniti in spighe o racemi. Il profumo della pianta è aromatico, speziato e leggermente piccante. Gli olii essenziali che contiene le conferiscono un aroma che risulta essere simile a quello della menta e del pepe.

Dove cresce

La santoreggia è molto diffusa in tutti i paesi dell’area del Mediterraneo, e quindi anche in Italia. Si sviluppa spontaneamente, ma può anche essere coltivata, in terreni calcarei asciutti, su pendii rocciosi, lungo le strade fino a 800 metri di altezza. Vengono utilizzate le foglie e i fiori: le prime si raccolgono anticipando la fioritura, le seconde da giugno. L’importante, dopo l’essiccazione, è conservare tutto in un luogo fresco, buio e ventilato.

Proprietà

Le più importanti proprietà di questa pianta sono:

  • Antibatterica e antisettica grazie agli oli essenziali contenuti nelle sue foglie, in particolare il carvacrolo e il timolo, che sono in grado di inibire la crescita di batteri patogeni come Escherichia coli, Salmonella e Staphylococcus aureus.
  • Digestiva: il suo olio essenziale agisce rilassando i muscoli dell’apparato digerente e stimolando la produzione di succhi gastrici, il che aiuta a migliorare la digestione dei cibi.
  • Antinfiammatoria: il carvacrolo, ha un effetto positivo sul sistema immunitario e aiuta a ridurre l’infiammazione, sia internamente (ad esempio, nelle articolazioni o nelle vie respiratorie) sia esternamente (come nelle infiammazioni cutanee).
  • Antiossidante: contiene i preziosi flavonoidi e i fenoli.
  • Espettorante: stimola le mucose respiratorie e così aiuta a liberare i polmoni e a ridurre la congestione nasale.
  • Rilassante e calmante: è utilizzata per trattare l’insonnia e lo stress.

Usi in medicina naturale

La santoreggia può essere usata come infuso, decotto oppure olio essenziale.

Le sue foglie possono essere usate per preparare degli infusi utili per favorire la digestione. Grazie alle sue qualità antisettiche, è adatta anche per trattare le malattie da raffreddamento e combattere le infezioni delle vie respiratorie superiori, come tosse e raffreddore.

Il suo olio essenziale può essere usato in aromaterapia o essere diluito in un olio vettore. Risulta efficace in caso di stomatiti e gengiviti, quando lo si può usare per effettuare dei gargarismi dopo averlo diluito in un bicchiere d’acqua. In caso di mal di denti, è possibile applicarne una goccia direttamente sulla zona interessata.

Infuso contro il meteorismo

Questa è una semplice ricetta per un infuso da utilizzare contro il meteorismo.

  • Mettete in infusione 20 grammi di erba bollita in 500 grammi di acqua
  • Lasciate riposare per una decina di minuti
  • Consumate in giornata: una tazza prima dei pasti

Usi in cucina

La santoreggia è un’erba aromatica dal sapore simile a quello della maggiorana e del timo, per cui è un ingrediente versatile che si può sfruttare per profumare e insaporire diverse pietanze.

Arricchisce diversi piatti salati, specialmente quelli a base di carne, di pesce o di legumi (in particolare di fagioli). Si può usare per aromatizzare stufati, zuppe, arrosti e piatti di verdure, come patate o zucchine. Viene generalmente aggiunta all’inizio della cottura per sprigionare il suo aroma, ma anche fresca può essere usata per insaporire salse, marinate o semplicemente insalate.

Controindicazioni

Nonostante i diversi benefici che apporta, la santoreggia non è priva di controindicazioni. In particolare, sembra che quella estiva sia in grado di rallentare la coagulazione del sangue. Da questa caratteristica deriva il possibile aumento del rischio di emorragie. Tenetelo in conto nel caso in cui siate soggetti a disturbi della coagulazione o abbiate in programma interventi chirurgici. In questi casi è bene sentire il parere di un medico.

Come si coltiva

La santoreggia può anche essere coltivata facilmente in zone soleggiate e su terreni ben drenati. È una pianta annuale o perenne, resistente al caldo e moderatamente al freddo.

Si semina in primavera, direttamente in terra a una profondità di circa 1 cm. Richiede annaffiature moderate, e sempre evitando che si verifichino ristagni d’acqua. Per favorirne la crescita, è bene potare i rami più lunghi.

Qui trovate tutte le indicazioni per coltivare la santoreggia anche in un semplice vaso.

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Foto apertura di photosforyou da Pixabay

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