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SAPONE SOLIDO
Torna di moda l’antico e sempre utile, anche in funzione anti-sprechi, sapone solido, le cui origini sono antichissime. Se ne parla già, infatti, nei papiri egizi, nei costumi dei babilonesi, nelle pagine della Bibbia e nei testi di Plinio il Vecchio che lo descriveva come un’invenzione dei Galli per lucidare i capelli.
Ma come ha fatto il sapone solido, e in particolare quello di Marsiglia, a scavalcare la moda, molto compulsiva e sprecona, del sapone liquido? In realtà, a favore di questa soluzione contano diversi fattori e tutti vanno in direzione del risparmio, della sostenibilità e della lotta agli sprechi. Per esempio: la classica saponetta costa meno del sapone liquido, è sprovvista di un contenitore di plastica (che poi si traduce in rifiuto e inquinamento), è molto pratica durante i viaggi e non contiene tensioattivi, dunque è di fatto più ecologica.
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VANTAGGI SAPONE SOLIDO
SAPONE LIQUIDO O SOLIDO?
- Si conserva più facilmente
- Occupa meno spazio ed è molto pratico
- È comodo da portare in viaggio o anche solo in palestra
- Consente di evitare sprechi, in quanto è facile utilizzare anche gli avanzi. Mentre nel sapone liquido c’è sempre un residuo che si perde e dunque si spreca
- Ha un packaging molto semplice, in genere senza plastica
- È privo di siliconi e parabeni
COME SI USA IL SAPONE SOLIDO
Piuttosto, per il sapone solido, le classiche saponette, bisogna avere alcune, semplici accortezze per evitare di sprecarlo. Primo: preferire confezioni piccole. Secondo: dopo averlo usato, lasciare scorrere l’acqua e rimetterlo a posto in modo che sia quasi asciutto. Terzo: non lasciarlo stagnare nell’acqua del portasapone, che va dunque eliminata.
PER APPROFONDIRE: Avanzi di sapone, trucchi, idee e suggerimenti per non sprecarli
SAPONE DI MARSIGLIA
Quanto al sapone di Marsiglia c’è un’avvertenza fondamentale da fare: acquistare solo l’originale, ed evitare quello prodotto in Cina e in Turchia. Una situazione non solo spiacevole ma anche paradossale considerato che non è per niente difficile trovare il falso “re dei saponi” nei negozi della stessa città francese, dalla quale nasce il nome, e nei mercatini della Provenza.
E pensare che il sapone di Marsiglia ha ormai alle spalle secoli e secoli di storia con tanto di primo editto contro la contraffazione emesso nel 1688. Fu il ministro del Re Sole a firmarlo minacciando con il sequestro della merce tutti coloro che non preparavano il sapone con gli unici prodotti ammessi: olio d’oliva, di palma o di copra, soda o sale marino e acqua.
La ricetta ufficiale codificata nel 1906 prevede infatti come ingredienti: 63 per cento di olio, 9 di soda e 18 di acqua. L’acido grasso invece deve essere presente in una dose pari al 72 per cento.
COME SI RICONOSCE IL VERO SAPONE DI MARSIGLIA?
Anche Napoleone, in un suo decreto, aveva stabilito che nel sapone non dovessero esserci né grassi animali né profumi né tantomeno coloranti. Tutti elementi di cui è ricco invece il finto sapone di Marsiglia. Questo fa sì che il prodotto contraffatto non sia né ipoallergenico né biodegradabile, qualità che possiede invece l’originale. Con il risultato che l’acquisto di un falso sapone di Marsiglia si traduce in un doppio spreco. Da un lato non ha alcuna delle caratteristiche per le quali lo abbiamo comprato; dall’altro con questa spesa incauta non si altro che sostenere l’industria della contraffazione.
QUAL È IL MIGLIORE SAPONE SOLIDO?
SAPONE FATTO IN CASA:
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