S’Arte, il progetto di sartoria sociale che recupera le stoffe di scarto e aiuta le donne in difficoltà

Lotta alla disoccupazione ma anche integrazione e inclusione sociale: la sfida vinta da un gruppo di venti donne tra i 25 e i 70 anni del quartiere Ponticelli di Napoli, nella periferia est della città

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Recuperare gli scarti tessili e le stoffe sequestrate ad aziende legate alla criminalità organizzata e trasformarli in una creativa collezione di gonne artigianali. Un progetto di sartoria sociale che mette al centro la sostenibilità nella moda, ma anche la sfida di un gruppo di venti donne tra i 25 e i 70 anni del quartiere Ponticelli di Napoli, nella periferia est della città.

S’ARTE, PROGETTO DI SARTORIA SOCIALE

“S’Arte” è un percorso portato avanti dalla sartoria Remida Napoli, centro di riuso creativo sostenuto dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese, ha preso vita nel corso dei terribili mesi del lockdown e, durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria, ha permesso alle donne del laboratorio «Attaccar Bottone: mani, testa, cuore» di confrontarsi, mettere da parte, anche solo per qualche ora, i problemi legati alle proprie storie familiari spesso complesse e difficili, e imparare un mestiere in un quartiere caratterizzato da un alto livello di precarietà occupazionale, in particolar modo per le donne.

Lotta alla disoccupazione ma anche integrazione e inclusione sociale: questi gli obiettivi del progetto “S’Arte” che, durante lo scorso mese di giugno, ha festeggiato l’iniziativa con una sfilata in cui le sarte hanno indossato le loro creazioni.

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Photo credit: Corriere della Sera

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S’ARTE: LA COLLEZIONE DI GONNE ARTIGIANALI

La realizzazione della capsule collection di gonne è stata portata avanti grazie anche al supporto di esperti in cucito e moda e, in particolare, dal gruppo di ricerca della professoressa Maria Antonietta Sbordone con Alessandra De Luca e Ilenia Amato del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Partendo dalle operazioni più elementari come un semplice rammendo con ago e filo o l’applicazione di un bottone, le donne del laboratorio «Attaccar Bottone» hanno imparato tutti i segreti dell’arte del cucito e del ricamo. L’obiettivo per il futuro è ora quello di coinvolgere nel progetto anche i brand italiani, internazionali e dell’Alta Moda, chiedendo loro di donare i propri tessuti di scarto in modo da trasformarli in nuove collezioni antispreco.

Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook di Remida Napoli

MODA SOSTENIBILE: I PROGETTI DI SARTORIA SOCIALE

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