La sartoria sociale di Baranzate che crea capi d’alta moda, integrazione e valore per il territorio

Alle porte di Milano, la sartoria Fiori all'Occhiello progetta e crea due collezioni l'anno di capi belli che finiscono dritti nelle vetrine delle boutique milanesi. Perché puntare sull'integrazione e le competenze è una scommessa vincente

sartoria sociale baranzate

A Baranzate, comune dell’hinterland milanese, il giro del mondo si fa in poco più di un’oretta. Basta una passeggiata in centro, infilarsi a via Gorizia, la via più multietnica della cittadina, dove a convivere sono ben 72 etnie diverse, ed entrare nella sartoria sociale Fiori all’Occhiello, ormai simbolo di integrazione, solidarietà e nuove occasioni.

LEGGI ANCHE: Sartoria African Style: a Palermo ago, filo e stoffa cuciono insieme accoglienza e solidarietà. Piena di colore

SARTORIA SOCIALE BARANZATE

Nata nel 2014 su iniziativa dell’Associazione La Rotonda, impegnata da sempre in progetti di contrasto alle situazioni di disagio, Il laboratorio sartoriale Fiori all’Occhiello è un progetto di imprenditoria sociale, che da subito ha puntato sulle competenze delle donne migranti e su un solido piano di business etico e sostenibile per coniugare alta professionalità e l’inserimento lavorativo sul territorio di Baranzate ad alto valore aggiunto.

Una sartoria artigianale con il preciso scopo di creare un’opportunità concreta di lavoro valorizzando l’abilità di donne e uomini provenienti da paesi lontani. Creando abiti e accessori dalla bellezza meticcia e con il fascino del mescolarsi. Di etnie, stili, stoffe, suggestioni. Un progetto che si distanzia dalle tante iniziative di primo soccorso volte a soddisfare i bisogni primari di delle persone che vivono situazioni di disagio e di povertà, ma che intende essere un intervento strutturale che offre sbocchi lavorativi concreti, nuove possibilità e autonomia.

sartoria sociale baranzate

PER APPROFONDIRE: La “Sartoria Sociale” siciliana in cui non si spreca e si aiuta chi ne ha più bisogno

FIORI ALL’OCCHIELLO BARANZATE

Nel laboratorio di Fiori all’Occhiello lavorano, attualmente, quattro persone di nazionalità differenti, che progettano, creano, tagliano e cuciono due collezioni l’anno di capi unici, destinati a un mercato medio-alto e selezionate vetrine del centro di Milano.

In via Gorizia, dove spesso si affacciano i cittadini di Baranzate per una chiacchiera, un saluto, per lasciare materiale in donazione, lavorano Gabriela della Bolivia, responsabile di produzione, Yong Shuang dalla Cina, capo sarta, Amal del Marocco e Ndeye del Senegal, in qualità di sarte e Chiara, coordinatrice del progetto. Proprio lei spiega la visione dietro la sartoria, in una bella intervista al portale Fashion Times: «Vogliamo che la gente acquisti FiO’- made in Baranzate perché sono prodotti belli e fatti bene, e non perché facciamo “tenerezza”. Il progetto che sta alla base è un valore aggiunto»  conclude Chiara Ugolotti. Proprio questa, infatti, è la peculiarità di Fiori all’Occhiello, costruire il proprio core business intorno al concetto che “la diversità è bellezza e produce beni preziosi da valorizzare e ricchezza per il territorio”. Lo stesso nome della sartoria, come si legge nella presentazione, richiama questo sfondo culturale: «[…]i fiori all’occhiello adornano i vestiti di feste importanti. Le nostre donne e uomini sono fiori: nati nelle difficoltà e per questo ancora più preziosi».

(Immagini in evidenza e a corredo del testo tratte dal sito di Fiori all’Occhiello // Photocredits: Fiori all’Occhiello)

STORIE DI RINASCITA:

 

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto