A scuola senza smartphone: i casi in Italia

La prima è il liceo San Benedetto di Piacenza. A Pordenone la scuola primaria è smartphone free. Ed a Savona il divieto vale per sei ore

DIVIETO SMARTPHONE IN CLASSE

SCUOLE SENZA SMARTPHONE

Aumentano le scuole senza smartphone. Più che attraverso dei divieti e delle burocratiche circolari, le esperienze che più funzionano sono quelle che vedono insieme insegnanti e famiglie nell’obiettivo di ridurre l’uso dei cellulari, iniziando proprio dalle ore scolastiche. La prima esperienza in questo senso risale a un liceo di Piacenza, poi sono arrivate anche la scuola primaria Collodi di Pordenone e adesso l’Istituto Ferraris Pancaldo di Savona. Ovviamente nessuna scuola intende rallentare o bloccare l’uso della tecnologia per gli studenti, ma il tentativo è di rendere meno invasive queste protesi elettroniche nella vita dei ragazzi.

SCUOLA PIACENZA SENZA SMARTPHONE

Incentivare i ragazzi a relazionarsi tra loro “dal vivo”, mettendo da parte per qualche ora lo smartphone, per lo meno durante le ore di scuola. È l’iniziativa che ha adottato il liceo paritario cattolico ‘San Benedetto’ di Piacenza, dove ogni mattina gli studenti inseriscono i loro cellulari in una custodia che li scherma totalmente fino alla campanella d’uscita. La decisione è stata adottata dalla direzione con l’avallo dei genitori e rappresenta un vero e proprio percorso di disintossicazione nei confronti di uno strumento che inevitabilmente rappresenta una fonte di distrazione durante le lezioni. La nuova misura è stata adottata a settembre in occasione del primo giorno di scuola dei cento alunni di questo piccolo liceo sportivo e delle scienze applicate, nato sopra un convento di monache di clausura. Un luogo che può lasciar supporre intenzioni ‘oscurantiste’ nei confronti della tecnologia ma, al contrario, i responsabili dell’iniziativa assicurano di credere molto nell’utilità dei cellulari ma di voler spingere i ragazzi a tornare a parlare tra loro, dimenticando per qualche ora Whatsapp, Instagram e Facebook.

CELLULARI SCHERMATI IN CLASSE

Questa misura è stata resa possibile grazie a un’invenzione che arriva direttamente dagli Stati Uniti dove è stata già adottata in molti college, tribunali e concerti. Il dispositivo si chiama Yondr ed è un porta oggetti all’interno del quale i ragazzi pongono il cellulare alla prima ora. La custodia, che rimane agli studenti, è dotata di una chiusura che l’insegnante sblocca alla fine della giornata. Così, per tutto il tempo delle lezioni, ricreazione compresa, il cellulare rimane sigillato e schermato, escludendo di fatto i ragazzi per cinque ore dal mondo digitale.

SCUOLA PORDENONE SENZA CELLULARI

Nella scuola primaria Collodi di Pordenone i cellulari sono stati eliminati sulla base di un accordo tra gli insegnanti e le famiglie, un patto che prevede una premessa di base: niente smartphone ai ragazzi di età inferiore ai 12 anni. Anche quando lo chiedono. E questo ha reso più facile l’operazione della scuola di Pordenone smartphone free. 
 

SCUOLA A SAVONA SENZA SMARTPHONE

L’Istituto Ferraris Pancaldo di Savona ha previsto per l’intero anno scolastico l’istituzione di una sezione smartphone free, dove gli alunni non potranno usare il telefono durante le sei ore di lavoro in classe. Il cellulare viene depositato in un armadietto all’ingresso della scuola e ritirato al termine dell’orario di lezioni.

I RISCHI DI UN USO ECCESSIVO DEL CELLULARE

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