SENZA SPRECO –
Sono centinaia le tonnellate di alimenti che, ogni anno, vengono gettate via, cibi in molti casi ancora commestibili, a volte semplicemente rovinati o in scadenza: pensiamo ad esempio ai prodotti che vengono gettati via nella grande distribuzione perché non più vendibili.
L’obiettivo di SenzaSpreco, un progetto della giovane cooperativa fiorentina Le Mele di Newton che, dal 2010, si occupa di divulgazione scientifica e sensibilizzazione ambientale, è proprio quello di evitare che questi prodotti vengano sprecati.
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RECUPERO CIBO –
SenzaSpreco è infatti un online market place che permette a tutti i soggetti coinvolti nella filiera agroalimentare di vendere a prezzo scontato a altre imprese o a privati o di donare solo agli enti benefici gli alimenti che altrimenti finirebbero sprecati. Un portale e un progetto che, allo stesso tempo, prevede anche la promozione della strutturazione di reti locali virtuose contro lo spreco e l’organizzazione di momenti di sensibilizzazione e formazione sul tema.
Percorsi formativi, laboratori, informazione, giochi ed eventi sul tema diretti ad adulti, bambini e scuole sono lo strumento per informare e promuovere una coscienza diffusa del fenomeno e del ruolo di ognuno, nonché un progressivo cambiamento culturale, presupposti necessari al successo dei percorsi di riduzione dello spreco alimentare. Iniziative attraverso le quali si vuole anche animare una comunità sia online che reale composta da persone, imprese, terzo settore e istituzioni pubbliche, coscienti e sensibili al problema. Riconoscere a cibo, lavoro, ambiente, denaro e persone il giusto valore è il presupposto per ridurre e prevenire le eccedenze alimentari.
Ma come funziona il market place di SenzaSpreco? Tutti i soggetti coinvolti nella filiera agroalimentare (aziende agricole, aziende di trasformazione, distribuzione, grossisti, ristorazione e dettaglianti come alimentari, supermercati, fruttivendoli), possono pubblicare annunci relativi a prodotti alimentari che non sono riusciti a vendere attraverso i canali abituali. Questi annunci possono essere di vendita, a prezzo scontato e rivolti a tutti gli utenti della piattaforma o di donazione, solo per gli enti che offrono servizi di supporto alimentare.
Chi può acquistare? Cittadini, gruppi di acquisto, ristoranti, aziende, associazioni, tutti possono iscriversi alla piattaforma geolocalizzandosi: tramite un sistema di notifiche è possibile poi essere avvisati quando viene aggiunto un prodotto o un determinato produttore mette in vendita un prodotto nella propria area di riferimento. I prodotti in vendita che non trovano un acquirente possono essere offerti in donazione.
Così il venditore ottiene un ricavo dai prodotti che non avrebbe venduto, l’acquirente risparmia sulla sua spesa, l’ente benefico ha la possibilità di rinforzare le proprie iniziative di sostegno alimentare e tutti contribuiscono a ridurre il fenomeno dello spreco alimentare.
I VANTAGGI DI SENZA SPRECO –
SenzaSpreco attiva così dinamiche di consumo sostenibile, poiché alimenti ancora commestibili vengono recuperati e destinati all’alimentazione delle persone. Facendo incontrare venditore e acquirente, si propone inoltre come uno strumento virtuale capace di instaurare nuove relazioni non solo economiche, ma soprattutto sociali sul territorio.
Al momento il market place è attivo in alcuni comuni della provincia di Firenze, l’obiettivo però è quello di estendere il progetto a tante altre zone d’Italia, ovunque possa essere utile, andandosi a integrare con le realtà ed esigenze presenti in diversi territori.
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Il progetto è in concorso per l’edizione 2015 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!
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