SFRUTTAMENTO DELLE SUORE
Chi ha avuto la fortuna di essere assistito da una suora in un momento di difficoltà o in un ospedale, come avveniva una volta, sa bene quale sia il loro valore. Umano prima che spirituale. Sono donne capaci di non farti sentire mai solo, silenziose nella loro compagnia, bellissime in qualsiasi forma di assistenza. Ma anche pronte a partire verso terre lontanissime per una missione difficile e rischiosa.
Riflettevo sui miei tanti incontri con delle suore mentre leggevo la denuncia apparsa sull’Osservatore Romano, giornale del Vaticano, su come queste donne vengono trattate da vescovi e cardinali. Lo raccolta Marie-Lucile Kubaki, che ne ha ascoltate diverse in assoluto anonimato. Il quadro che ne viene fuori è desolante. Si svegliano all’alba e servono a lor signori prelati la colazione, e così vanno avanti fino a tarda sera quando arriva l’ora della cena. Mangiano da sole, in cucina. Non hanno rapporti umani con i loro superiori, che servono come se fossero delle sguattere. Ricevono compensi da fame, quasi sempre in nero. E vengono licenziate dalla mattina alla sera senza alcuna spiegazione.
LEGGI ANCHE: Donne diacono, la Chiesa Cattolica prepara una svolta al femminile
MASCILISMO NELLA CHIESA
Può la Chiesa tollerare, nel Duemila, questo tipo di comportamenti da Chiesa medievale, antecedente alla scisma luterano? Sicuramente no. Anche perché rischia di apparire come una congrega di uomini super privilegiati, e molto più interessati al potere temporale che non ai problemi dello spirito. La stessa Chiesa dei super attici a disposizione di un singolo cardinale, di una lussuosa pomposità e di uno stile che possiamo considerare fuori dal mondo.
SFRUTTAMENTO FEMMINILE
Il primo a essere consapevole di questa deriva, che ancora una volta colpisce la credibilità del popolo di Dio, è Papa Francesco. Forse conoscendo gli episodi denunciati dall’Osservatore romano, così scrive nel prologo del libro «Dieci cose che papa Francesco propone alle donne»: «Mi preoccupa il persistere di una certa mentalità maschilista, perfino nelle società più avanzate. Mi preoccupa anche che, nella Chiesa, il ruolo di servizio nel caso delle donne scivoli verso ruoli più di servitù». Proprio come denunciano le monache all’Osservatore romano. Forse bisognerebbe avere più coraggio, e sottrarre agli uomini di Curia, salvo casi eccezionali, la disponibilità delle monache come personale per i lavori domestici. Anche per lasciarle libere di dare il loro contributo sul campo, come nel caso di una suora domenicana francese, Anne Lécu, che recentemente ha scritto un libro meraviglioso, “Hai coperto la mia vergogna” (edizioni San Paolo) sulla sua esperienza. Quale? Lavorare come medico nelle carceri femminili. Altro che servire a tavola il cardinale di turno…
LE FERITE APERTE DELLA CHIESA
Pedofilia nella Chiesa, una lotta al Male Assoluto che Papa Francesco non può e non deve perdere
La cultura dello scarto e dello spreco, la più grave sconfitta delle nostre vite
«Più che la povertà, mi indigna lo spreco» (Madre Teresa di Calcutta – foto)
Giubileo di Papa Francesco: perché punta sulla misericordia e sul perdono
Case del Vaticano: perché darle a raccomandati a prezzi stracciati?
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.