Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie: cos’è e come si cura

Collegata all’emicrania e all’epilessia. Chi ne soffre vede se stesso e gli altri in modo deformato. E ha l’impressione che i muri si muovano

Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie

La Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie da malattia rara, sta diventando molto più comune rispetto a quando è stata diagnosticata le prime volta, e riguarda ormai circa il 20 per cento delle persone che soffrono di emicrania (il 30 per cento nel caso degli adolescenti).

Cos’è

Sotto il capello della definizione di Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie si sommano diversi disturbi che si riferiscono a distorsioni percettive, tali da alterare le informazioni sensoriali su sé stessi e sul mondo circostante. Chi ne soffre in modo più marcato, può vedere figure del corpo con alcune parti in più, oppure si vede più alto, più basso, più magro o più grasso, rispetto alla realtà. Ha l’impressione che i muri si muovano e si avvicinano. Può sentire parlare gli altri più lentamente o più velocemente del normale. La patologia è stata coniata e diagnosticata per la prima volta dallo psichiatra John Todd nel 1955. Da allora è sempre più stata collegata all’emicrania e all’epilessia.  Ma anche a un trauma cranico, oppure all’encefalite virale causata dall’infezione da virus Epstein-Barr.

Cause

Un recente studio realizzato da un team dell’ospedale universitario di Wurzburg, in Germania, guidato dal neurologo Maximilian Friedrich, considerato il più autorevole esperto nel mondo per questa patologia, è riuscito a centrare l’obiettivo di individuare in modo più marcato le cause della Sindrome. La ricerca ha consentito di individuare le due zone del cervello alle quali sono risultati collegati l’85 per cento dei casi presi in esame: la corteccia extrastriata destra coinvolta nelle visioni delle parti corporee, e il lobulo parietale inferiore, dove matura il giudizio di forma e dimensioni. Da qui potranno partire altri studi per comprendere meglio il meccanismo della Sindrome e riuscire finalmente a diagnosticarla in tempo utile, cosa attualmente impossibile. Al momento, dopo l’emicrania e l’epilessia, tra le cause più frequenti ci sono le lesioni cerebrali dovute a ictus o emorragie. E uno studio del 2021 ha rilevato che le malattie infettive sono la causa più comune della sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, specialmente in pediatria. Alcuni di questi agenti infettivi includevano virus Epstein–Barr, virus Varicella Zoster, influenza, Zika, Coxsackievirus, Plasmodium falciparum protozoa e i batteri Mycoplasma pneumoniae/Streptococcus pyogenes.

Come si cura

In genere gli episodi durano qualche minuto, i sintomi sono evidenti ma assolutamente transitori. Non esiste una terapia farmacologica specifica per la Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, e non va confusa con la psicosi, dove il paziente vive le sue allucinazioni come qualcosa di reale, mentre in questo caso il paziente è pienamente consapevole di quanto accade. Di solito, la Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie si affronta con i protocolli seguiti per l’epilessia abbinati alla psicoterapia.

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