SINISTRA VERDE OLANDA –
Il voto in Olanda apre una lunga tornata elettorale in Europa che comprende, entro il 2017, anche le decisive elezioni in Francia e in Germania. Per fermare il populismo xenofobo e anti-eruopeista di Geert Wilders e del suo partito, il Partito per la libertà, poitrebbe essere decisivo il risultato di una piccola formazione, i Verdi, che però nel sistema poroporzionale olandese finirebbero per essere determinanti per formare un nuovo governo. Al vertice di questo partito c’è un personaggio molto interessante, il giovanissimo Jesse Claver.
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CHI È JESSE KLAVER –
Jesse Klaver, un giovanissimo candidato a un ruolo di primo piano nell’Europa politica, sotto assedio del populismo, del nazionalismo e anche di qualche traccia di antisemitismo: ha appena 30 anni, e finora non li ha sprecati.
OLANDA AL VOTO –
La scommessa di Klaver è molto importante per diversi motivi. Innanzitutto in Olanda si vota a marzo, dunque prima di Francia e Germania, per il rinnovo dei 150 rappresentanti della Camera dei rappresentanti. È chiaro che una vittoria dei verdi, dopo il clamoroso successo in Austria, porterebbe al ribasso delle ambizioni populiste ed estremiste nei paesi determinanti per il futuro dell’Europa, come appunto Francia e Germania. Klaver è un europeista convinto, anche se è molto critico per l’Unione che salva le banche a suon di miliardi di euro dei contribuenti, e non muove un dito, salvo qualche rara eccezione, per contrastare la povertà in aumento ovunque e per fermare l’impoverimento del ceto medio.
JESSE KLAVER SINISTRA VERDE OLANDA –
In secondo luogo, il leader dei verdi in Olanda, che hanno vissuto un lungo periodo di crisi rischiando perfino la scomparsa, ha una biografia a prova di qualsiasi obiezione. Non è il solito figlio di papà, con il cognome blasonato che tira, pronto ad ereditare la successione nelle stanze del potere. È nato e cresciuto in una casa popolare alla periferia di Roosendaal, ha studiato con molta umiltà e ha fatto il suo percorso politico prima nel sindacato e poi nel partito. Tutto quanto ha ottenuto finora lo ha sudato, senza sconti. Né bisogna sottovalutare il fatto che il padre di quello che già viene chiamato il “Kennedy olandese” è un marocchino, mentre la madre è indonesiana. Dunque, Klaver è figlio di una buona integrazione, uno dei punti caldi della battaglia politica in Europa, dove l’immigrazione, e la sicurezza, sono sempre più in testa alle preoccupazioni dei cittadini.
IL PROGRAMMA DI JESSE KLAVER –
Infine, Klaver ha un programma di cambiamento molto pragmatico, non ideologico, e ispirato alla filosofia del Non sprecare. Crede in un nuovo modello di sviluppo dove la lotta agli sprechi e l’ambientalismo siano le leve di nuovi stili di vita, nuove scelte economiche e nuovi consumi. E nel suo programma parla di comunità, di noi, dopo decenni di iper-individualismo, e di empatia, ai primi punti. A noi basta, per il momento, per fare un gran tifo per lui.
(Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook ufficiale di Jesse Klaver)
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