SISTEMI DI PURIFICAZIONE DELL’ARIA
Migliaia di particelle microscopiche, come fumo di sigarette, smog, virus e batteri, rendono malsana l’aria che respiriamo quotidianamente negli ambienti in cui si passa la maggior parte della nostra giornata. Per risolvere problema, Un’azienda made in Italy, U-earth, ha inventato un sistema di purificazione dell’aria che cattura e demolisce tutte quelle componenti dell’inquinamento aerodisperso che i normali sistemi di filtrazione e aspirazione non riescono a catturare.
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U-EARTH
L’inquinamento viene attirato dalla movimentazione dei batteri che lo ossidano, trasformandolo in acqua, anidride carbonica e scorie. Questo è il meccanismo seguito dalla tecnologia progettata dall’azienda: U-earth, non essendo influenzata dai flussi d’aria può essere utilizzata sia all’interno che all’esterno di fabbricati, con la capacità di riuscire ad isolare gli odori contenendoli nel luogo di produzione evitando impatti olfattivi nei dintorni degli impianti.
COME FUNZIONA IL DISPOSITIVO
La macchina è caratterizzata da due aspetti principali: tecnologico e meccanico. Per quanto riguarda l’aspetto meccanico è abbastanza semplice da capire: la macchina ha un touchscreen dove poter controllare tutte le informazioni riguardanti il funzionamento, il tempo di manutenzione e l’inserimento della bio massa all’interno.
Altri due componenti importanti sono un piccolo ventilatore che serve per ossigenare il sistema, al di sotto del quale si inseriscono le biomasse, e una pompa che aspira l’acqua e la mette in circolo facendola scendere nella parte ossidante dove ci sono le biomasse che distruggono l’inquinamento.
Il segreto però di tale macchinario, sta nel fatto che l’acqua è un dipolo elettrico, e dunque finché è pulita crea una bolla neutra dal punto di vista della carica elettrica all’interno della macchina stessa. Questo fa si che grazie al fenomeno della diffusione della carica, gli inquinanti che hanno carica superficiale migrano verso la macchina stessa e vengono catturati dall’acqua, la quale facendoli scorrere lungo la superficie, permette alle colonie batteriche di ossidare tutte le sostanze che vi passano.
Il progetto è in concorso per l’edizione 2018 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!
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PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE 2018:
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