Skin-Fish, il progetto di Blu Marine Service per il riciclo degli scarti delle produzioni ittiche

Il progetto ha individuato le pelli di pesce presenti sul mercato italiano che possono avere un’applicazione in settori quali l'abbigliamento, il calzaturiero, l'oggettistica, l'accessoristica ed il design in genere.

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SKIN FISH BLU MARINE SERVICE –

Al giorno d’oggi, l’ambiente in cui viviamo è sottoposto sempre di più a grandi sforzi: lo sfruttamento massiccio delle sue risorse lo sta trasformando in maniera radicale. Per questo motivo la salvaguardia e l’intelligente utilizzo e riciclo delle risorse potrebbe essere una soluzione ai cambiamenti inevitabili. Ed è questo l’obiettivo di “Blue Marine Service.

BLUE MARINE SERVICE –

Blu Marine Service” opera nel campo della gestione, valorizzazione e tutela delle risorse turistiche, ambientali e marine e identifica l’ambiente come un sistema dinamico da proteggere e valorizzare nella sua interezza fisica, naturale, antropica e turistica. La sua attività è principalmente rivolta alla tutela dell’ambiente marino, alla tutela della fascia costiera e alla promozione turistica. La salvaguardia della costa e dell’ambiente marino in genere, delle sue tradizioni e della sua cultura, costituiscono l’obiettivo che Blu Marine Service vuole perseguire e sviluppare attraverso l’attuazione di progetti ed attività specifiche. Promuove l’ecosostenibilità della risorsa marina attraverso l’attuazione di progetti eco-compatibili.

L’azienda è inoltre attiva anche nei settori della ricerca applicata e dello sviluppo pre-competitivo, nell’ambito di progetti e partenariati nazionali ed internazionali. Il team di Blu Marine Service è costituito da biologi, ingegneri, consulenti esperti, tecnici specializzati che, con professionalità e competenza, collaborano attraverso un approccio multidisciplinare alla realizzazione di ciascun progetto.

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IL PROGETTO SKIN FISH –

Il Progetto Skin Fish è un progetto finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nell’ambito delle “Iniziative a sostegno dell’attività ittica” (DM del 02/10/14). Obiettivo del progetto è quello di sperimentare e valutare l’utilizzo dello scarto di molte produzioni ittiche, la pelle del pesce. In particolare, il progetto ha individuato le pelli di pesce presenti sul mercato italiano che potevano avere un’applicazione in settori alternativi quali l’abbigliamento, il calzaturiero, l’oggettistica, l’accessoristica ed il design in genere. È dimostrato, da esperienze di utilizzo, note in alcuni paesi del Nord Europa, che il pesce non è solo una preziosa fonte di cibo, ma può anche fornire la materia prima per la creazione di prodotti durevoli, come la pelle. Il progetto ha individuato le principali specie ittiche più idonee a questo impiego, definendone gli accorgimenti tecnici ed organizzativi, al fine di ottenere una pelle di pesce in grado di essere opportunamente conciata. Parte integrante del progetto Skin Fish consiste nell’identificare e stimolare varie aziende artigiane nella realizzazione di prototipi originali e per un possibile sfruttamento commerciale. I principali obiettivi perseguiti dal progetto sono:

  • Individuazione delle specie ittiche più adatte
  • Definizione delle modalità organizzative e tecniche per la raccolta dello scarto/materia prima (pelle di pesce) e loro stoccaggio
  • Campionature di pelle di pesce conciata
  • Realizzazione di prototipi di vario tipo e foggia
  • Ricerca di aziende potenzialmente interessate ad una lavorazione su scala commerciale
  • Individuazione delle tipologie di prodotti più idonei per cui è possibile utilizzare la pelle di pesce
  • Informazione/divulgazione ai portatori di interesse del settore dei risultati ottenuti e delle eventuali opportunità trovate

ACCESSORI CON SCARTI PESCE –

I risultati ottenuti sono perfettamente in linea con gli obiettivi fissati dalla nuova Politica Comune della Pesca (PCP).

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ACCESSORI CON SCARTI DELLE PRODUZIONI ITTICHE –

Sicuramente per il settore ittico i risultati del progetto definiscono una nuova opportunità di diversificazione che può generare entrate aggiuntive per il settore, impiegando quello che è attualmente un sottoprodotto di scarto inutilizzato, trasformandolo in una materia prima dalle caratteristiche uniche. I risultati ottenuti hanno permesso di identificare una nuova area di business sia nel settore dell’artigianato che nel settore manifatturiero, offrendo l’opportunità per la creazione di nuove imprese e occupazione. La maggiore consapevolezza di cosa può essere realizzato con la pelle di pesce opportunamente trattata e le molteplici applicazioni trovate, delineano una interessante opportunità di diversificazione. Dopo la chiusura del progetto numerose aziende manifatturiere hanno espresso un effettivo interesse a sviluppare idee di business attorno al nuovo materiale, diversificando l’offerta dei prodotti sul mercato ed è stata lanciata una linea di piccola bigiotteria realizzata in pelle di pesce dell’Adriatico.

Il progetto è in concorso per l’edizione 2016 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!

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