Smart Materials: imballaggi green per frutta e verdura, fatti interamente con scarti vegetali (video)

Un team dell’Istituto italiano di tecnologia trasforma gli scarti vegetali in bioplastica grazie a una collaborazione con il Mercato ortofrutticolo. In questo modo riesce ad utilizzare gli avanzi per trasformarli in una materia prima utilissima

CONFEZIONI ECOSOSTENIBILI

SMART MATERIALS

Produrre materiali da imballaggio “intelligenti” ricavati interamente da scarti vegetali. È questo l’obiettivo di Smart Materials, un gruppo di ricerca con sede all’interno dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, che da tempo concentra i suoi sforzi sullo sviluppo di nuovi materiali smart. Quest’ultimi sono ricavati principalmente da polimeri naturali di origine vegetale o polimeri biodegradabili e possono vantare un impatto ambientale minimo, oltre che garantire il riutilizzo di prodotti che altrimenti andrebbero buttati.

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CONFEZIONI ECOSOSTENIBILI

In collaborazione con la Società Gestione Mercato di Genova e Ascom Confcommercio, i ricercatori hanno sfruttato gli scarti vegetali, in particolar modo carote e carciofi, per convertire i resti invenduti in contenitori ecosostenibili per frutta e verdura realizzati in plastica al 100% biodegradabile. Per riuscirci hanno lavorato su nuovi materiali smart, “impostandone” le funzionalità, oppure hanno modificato le proprietà di materiali già esistenti andando a modificare il modo in cui si comportano. “La nostra idea – spiega Giovanni Perotto, ricercatore dell’IIT di Genova – è di realizzare packaging e la sinergia con il Mercato ortofrutticolo va esattamente in questa direzione: utilizzare quello che è il loro scarto e trasformarlo in una materia prima per produrre la plastica, ma fatta di vegetali, da usare all’interno del mercato stesso“.

Smart materials 1

IMBALLAGGI BIODEGRADABILI E RINNOVABILI

Il prodotto finale è una serie di materiali biodegradabili e rinnovabili, ma al tempo stesso idrofobici e termoformabili, adatti a rivestire diversi ruoli sia per il trasporto di frutta più delicata. Oltre agli imballaggi i ricercatori hanno sviluppato anche uno speciale pellet, che è risultato essere l’ideale per rifornire aziende che producono oggetti in plastica o materiali 3D.

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