Smartphone ricondizionati: quanto costano e dove si trovano

Un risparmio importante nell’acquisto di un oggetto che ha 16-17 metalli rari. E una significative riduzione delle emissioni nocive

smartphone ricondizionati scaled

Forse non è comune vederlo in questi termini, ma il continuo passaggio da un modello di smartphone a quello più recente e con prestazioni migliori è un grande spreco di risorse e può avere effetti deleteri sull’ambiente. Qui di seguito proveremo a capire meglio perché e se ci sono alternative più sostenibili per non rinunciare all’ultimo gadget tech del momento.

SMARTPHONE RICONDIZIONATI RIDUCONO GLI SPRECHI

Come la maggior parte degli oggetti elettronici, anche gli smartphone che abbiamo in tasca hanno componenti realizzate in litio, silicio, rame e altri materiali che sono da considerare a tutti gli effetti materiali rari per quanto è complicato il loro processo di approvvigionamento. I principali giacimenti di questi materiali, infatti, non solo si trovano in paesi geopoliticamente instabili o poco accessibili, ma sono soprattutto in esaurimento. Le scorte di componenti degli smartphone e di materie prime con cui sono realizzate, cioè, scarseggiano e questo non può non avere effetti a valanga sull’intera filiera, come ha dimostrato durante la pandemia di coronavirus il “caso” della mancanza dei microchip. Buttare dopo appena qualche anno di utilizzo un oggetto come uno smartphone che sarebbe composto da 16 dei 17 metalli più rari, secondo delle ricerche, significa insomma sprecare centinaia di chili di risorse che potrebbero essere riutilizzate. Se a questo si aggiunge che smaltire correttamente rifiuti RAEE come i vecchi smartphone è complesso e finisce per inquinare molto a causa delle consistenti emissioni di CO2 dei processi richiesti, è più facile capire perché è necessario trovare alternative più sostenibili alla tradizionale compravendita di smartphone di prima mano.

COME FUNZIONA RICONDIZIONAMENTO DEGLI SMARTPHONE

La buona notizia è che più sempre comune tra chi vuole cambiare lo smartphone cercare offerte iPhone su sito di Certideal o di altre realtà specializzate in elettronica ricondizionata. Il refurbishing è un processo che di fatto riporta i dispositivi elettronici già utilizzati alle condizioni di fabbrica. Lo fa intervenendo a sostituire se necessario le componenti hardware e a correggere gli errori software: in questo modo l’oggetto elettronico che arriva per la seconda volta sul mercato è perfettamente funzionante e ha caratteristiche che (quasi) niente hanno da invidiare a quelle originali. Per assicurarlo ai propri clienti laboratori e ditte che si occupano di ricondizionamento seguono iter standard e qualche volta, come nel caso degli iPhone, certificati e soprattutto numerosi test prima di rimettere in vendita i singoli oggetti. Chi acquista un iPhone o qualunque altro modello di smartphone ricondizionato ha la garanzia, così, di portare a casa uno smartphone dalle ottime prestazioni e che, essendo pur sempre già utilizzato, ha un prezzo – a volte considerevolmente – ridotto rispetto al prezzo di mercato originale. Quello sul costo non è comunque, per tornare a quanto si accennava in apertura, l’unico risparmio che deriva dalla scelta di uno smartphone ricondizionato al posto di uno smartphone nuovo. Acquistando sul mercato del refurbished si risparmierebbero in media il 78% di emissioni di CO2 che, sommate alla quantità di materie prime salvate da diventare rifiuti prima del necessario e a cui si può dare una seconda vita, spiega perché a risparmiare col ricondizionato è anche l’ambiente.

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