Lo smog ci rende meno empatici

La conferma da alcuni studi scientifici: l’inquinamento riduce la “teoria della mente”. Ovvero la nostra capacità di metterci nei panni degli altri

Lo smog ci rende meno empatici

Lo smog non finisce mai di sorprenderci per i danni che comporta. Non ci sono soltanto i morti prematuramente per inquinamento (nel 2021 sono stati 250 mila in Europa e 47 mila in Italia, secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente), ma anche devastanti effetti collaterali che riguardano le nostre condizioni psico-fisiche.

Sappiamo da molte ricerche scientifiche, per esempio, che lo smog aumenta stress, depressione e solitudine. Ma a questo si aggiunge anche una chiusura emotiva che ci porta a essere più irritati con gli altri e meno disponibili a interpretare e comprendere le ragioni delle persone che ci circondano.

In particolare uno studio dell’Università di Birmingham, pubblicato su Nature Communications, dimostra che lo smog riduce la “teoria della mente”, cioè la nostra capacità di metterci nei panni degli altri, di avere e coltivare l’empatia. E tutto ciò avviene all’interno del nostro cervello (anche concentrarsi è più difficile con l’inquinamento) che in questo modo, colpito dallo smog e in particolare dalle polveri sottili, in qualche modo ci allontana dagli altri. E ci fa vivere più soli.

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Foto copertina di Tiana via Pexels

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