Pechino soffoca nello smog (foto): città chiusa e cinesi con la mascherina

Scuole sbarrate. Vecchi e mamme in gravidanza invitati a non uscire di casa. Cantieri chiusi, auto a targhe alterne e camion fermi. L’apocalisse cinese dovrebbe scuotere il vertice di Parigi…

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SMOG A PECHINO –

Il vertice mondiale sul clima in corso a Parigi, bisognava farlo a Pechino. Nella capitale cinese l’apocalisse, legata alla folle emissione di anidride carbonica e di gas serra, è ormai una realtà. L’unica cosa che le autorità comunali hanno potuto fare, di fronte al disastro, è un cumulo di divieti. Scuole chiuse. Anziani invitati a restare a casa. Traffico automobilistico a targhe alterne e stop ai camion. Blocco dei cantieri edili. Appelli alle mamme in gravidanza di non lasciare le loro abitazioni.

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PECHINO E L’INQUINAMENTO –

Che cosa ha contribuito a scatenare l’inferno a Pechino, avvolta in una perenne nuvola grigia e marroncina? Semplicemente il fatto che nella megalopoli asiatica, dove oggi vivono 23 milioni di persone, si sono accesi i riscaldamenti per l’arrivo dell’inverno. E poiché tutti gli impianti vanno a carbone, che rappresenta  il 90 per cento delle fonti energetiche del Paese, l’aria in città è diventata irrespirabile. I cittadini più ricchi si sono perfino attrezzati con maschere da pompiere, fornite di filtri anti-gas, mentre gli anziani si sono dovuti accontentare di alzare la sciarpa, abbassare il cappello e respirare al minimo.

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ALLARME SMOG A PECHINO –

L’allarme di una città che soffoca per lo smog è legato ai livelli di particelle inquinanti presenti nell’aria: sono 15 volte superiore alla media considerata a rischio dall’Organizzazione mondiale della salute. Prospettive? Zero. A parte i divieti, è difficile pensare che la situazione possa migliorare nel breve periodo. E l’unica speranza è il vento che potrebbe migliorare la qualità dell’aria. Ecco: tutti i delegati a Parigi, dovrebbero andare un giorno a Pechino per capire che cosa succede se non interveniamo per bloccare il surriscaldamento del Pianeta e le emissioni nocive.

(Fonte immagini: Getty Images)

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