Soldi pubblici / Italia 150, il Comitato chiude in rosso

Chiuse le Ogr il comitato esecutivo di Italia 150 ha iniziato a fare i conti e a chiedere ai soci di rispettare gli impegni presi in termini di contributi. Ieri mattina il vicepresidente Alberto Vanelli ha illustrato i numeri del bilancio entrate, uscite e ipotesi di copertura di quello che ad oggi è un disavanzo […]

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Chiuse le Ogr il comitato esecutivo di Italia 150 ha iniziato a fare i conti e a chiedere ai soci di rispettare gli impegni presi in termini di contributi. Ieri mattina il vicepresidente Alberto Vanelli ha illustrato i numeri del bilancio entrate, uscite e ipotesi di copertura di quello che ad oggi è un disavanzo compreso tra i 3,5 e i quattro milioni. Nella relazione di Vanelli si spiegano i motivi di questa situazione di deficit determinata dai mancati trasferimenti da parte del governo (circa 1 milione) e da una sovrastima delle entrate derivanti vendita dei biglietti d’ingresso. I 560 mila visitatori, dunque, non sono stati sufficienti a coprire le entrate messe nel bilancio preventivo.

Certo visto il successo nazionale delle celebrazioni per l’anniversario dell’unità d’Italia di fatto autofinanziate da enti locali e fondazioni bancarie i vertici istituzionali di Regione, Provincia e Comune di Torino non sembrano aver sollevato obiezioni anche perché nella relazione introduttiva di Vanelli è stata anche delineata la possibile exit strategy che dovrebbe permettere di chiudere il Comitato Italia 150 con i conti in pareggio.

Tutto ruota intorno all’ipotesi di acquisto delle Officine Grandi riparazioni da parte della Fondazione Crt. Nei giorni scorsi il segretario generale, Angelo Miglietta, ha ribadito la volontà della fondazione di mettere sul tavolo 130 milioni rispondendo alle domande dei consiglieri comunali della commissione Cultura. Se l’operazione dovesse andare in porto il Comitato potrebbe ottenere dalla Fondazione Crt il rimborso di una serie di interventi di sistemazione e riqualificazione già fatti per rendere possibili le grandi mostre.

Lavori stimati tra i 3 e i 4 milioni. Resta da capire non solo se esiste una disponibilità della fondazione bancaria ma anche se ci sarà il via libera del Comune che ha ottenuto dalle Ferrovie il comodato d’uso delle strutture e anche, e forse soprattutto, se arriverà il parere positivo del gruppo Fs guidato da Mauro Moretti. In presenza di queste disponibilità e in attesa che l’operazione Ogr/Westinghouse venga portata a termine il Comitato Italia 150 potrebbe mettere in campo un’operazione di valorizzazione del marchio che permetterebbe di ottenere anticipi da parte degli istituti bancari. Anticipi che servirebbero per pagare i fornitori.

La prossima riunione del comitato esecutivo prevista per il 1 dicembre servirà anche per capire fino a quando andrà avanti l’attività del Comitato soprattutto se dovrà farsi carico della gestione della mostra Fare gli Italiani che il comune di Torino ha proposto di riaprire a partire da marzo. La nuova organizzazione dell’esposizione dovrebbe essere finanziata con 1,6 milioni dalla Compagnia di San Paolo. Ad oggi, però, non è arrivato alcun documento ufficiale di impegno di fondi.

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