“Il sospetto è il compagno delle anime meschine” (Thomas Paine)

Un atteggiamento mentale che riduce la conoscenza e la competenza. E rende più difficile le relazioni umane

sospetto

SOSPETTO

Il sospetto uccide qualsiasi competenza. Tutto si appiattisce nell’indistinto di dubbi poco fondati, alimentati spesso da fake news che circolano innanzitutto attraverso la Rete. Sospettare continuamente significa negare la conoscenza e la competenza. Sospettare è un modo per mortificare la ricerca e il progresso.
Meno si conosce, più si sospetta: lo spiega benissimo Nicolò Macchiavelli. Che avvisava: “Dove men si sa, più si sospetta”.
Il sospetto è un atteggiamento mentale. Un conto è avere dubbi, e anzi coltivarli per cercare la verità, altra cosa è muovere il cervello solo attivando la marcia del sospetto. Significa bloccarlo.
La sospettosità non si giustifica con le preoccupazioni. Rappresentano soltanto un alibi, semmai è vero il contrario: una persona con la mente aperta ha la consapevolezza del pericolo, ma non ne viene paralizzata.
Il sospetto è uno dei tratti distintivi dei regimi autoritari. Con tutte le conseguenze che sappiamo in termini di perdita e limitazione della libertà.
Le persone sospettose fanno più fatica a costruire relazioni umane. Per amare, sotto qualsiasi forma, bisogna liberarsi dal vincolo del sospetto e delle sue ombre. Serve slancio.

TUTTI PIU’ SOSPETTOSI

Le ricerche scientifiche ci dicono che siamo diventati tutti più sospettosi anche per effetto di continue crisi economiche, politiche e sanitarie. Non ci fidiamo dei vaccini e dei medici; non abbiamo fiducia nelle istituzioni e in chi le rappresenta; siamo sospettosi nei confronti di banche e società finanziarie. Persino sulla guerra facciamo una grande fatica a distinguere gli aguzzini dalle vittime, e ragioniamo annebbiati dai sospetti. incrociati. Uno studio del Psychological Sciences Research Institute di Lovanio, in Belgio, pubblicato sulla rivista Schizophrenia Research, dimostra che le convinzioni paranoiche sono sempre più diffuse all’interno della popolazione. E una percentuale tra il 2,3 e il 4,4 della popolazione soffre diu disturbo paranoide di personalità. Stiamo diventando tutti sempre più sospettosi.

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Photo credit immagine di copertina: Drop of Light / Shutterstock.com

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