Il sostegno a distanza è un gesto utile e molto generoso. Da non sprecare. Ed è corretto chiamarlo in questo modo, per non confonderlo con l’adozione, in quanto il bambino resta dove si trova. Cibo, acqua, cure mediche, istruzione: con un piccolo contributo è possibile cambiare radicalmente la vita di persone che hanno avuto la sfortuna di nascere in un paese povero o colpito da carestie e guerre.
SOSTEGNO A DISTANZA
Questa scelta d’amore, che ognuno di noi può fare liberamente, si traduce in un contributo economico a favore di una ONG o di una ONLUS che si occupano della cura dei piccoli e hanno bisogno innanzitutto di sostegno economico per portare avanti i progetti nei paesi dove operano tra mille difficoltà.
COS’È IL SOSTEGNO A DISTANZA
Chi decide di sostenere tali progetti, supporta la crescita di un bimbo o di una bimba e di un’intera comunità. I ragazzi e le ragazze continuano a stare presso le loro famiglie d’origine, nel loro ambiente e nella loro cultura, ma ricevono un aiuto costante da chi decide di adottare. E anche questo è un elemento importante del sostegno a distanza, in quanto diventa una garanzia di stabilità dell’aiuto.
COME FUNZIONA IL SOSTEGNO A DISTANZA
Attraverso qualsiasi istituto di credito si può scegliere di donare una somma di 63 centesimi al giorno: poco più di un caffè al giorno per garantire a un bambino la possibilità di una vita migliore fatta di studio, salute e crescita sana, le uniche basi in grado di sollevare dalla miseria il futuro dei bambini delle zone più svantaggiate, collaborando a creare una società migliore con questo piccolo atto d’amore.
Ovviamente, la donazione può essere revocata in qualunque momento, senza problemi. Donando, si diventa una specie di punto di riferimento per un bimbo o una bimba i cui diritti sono spesso violati e che sono soggetti a sfruttamenti di ogni genere, da quello lavorativo a quello sessuale. La cosa importante è affidarsi ad organizzazioni serie che realizzino davvero progetti importanti in quei paesi dove l’aiuto è indispensabile. Tali organizzazioni sono ONG oppure ONLUS “no profit” che operano in contesti poveri (non solo all’estero ma anche in Italia) attuando progetti umanitari. Di associazioni di tal genere ce ne sono tantissime, di comprovata serietà, alle quali affidarsi per cominciare ad aiutare. Una volta scelta l’organizzazione, la si può contattare compilando un modulo di attivazione sul suo sito di riferimento. L’organizzazione, una volta ricevuta la richiesta, sceglie il bimbo o la bimba da assegnare al richiedente e invia foto ed informazioni sulla sua vita e la comunità dalla quale proviene. Chi dona, predispone la cadenza e le modalità con cui farlo. Di tanto in tanto, l’organizzazione “no profit” provvede ad inviare al donatore disegnini, notizie, spesso scritte dai bambini stessi, e aggiornamenti sugli studi e sulla comunità. Anche chi dona può scrivere al bimbo o alla bimba assegnati. Esistono organizzazioni che addirittura offrono la possibilità di andare a trovare i bambini adottati a distanza. Naturalmente, ci si paga il viaggio da soli. Al compimento della maggiore età, può darsi che il ragazzo o la ragazza restino nel programma di adozione e, dunque, se lo si vuole, si può continuare ad aiutarli.
L’ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE FRATELLI DIMENTICATI ONLUS
La Fondazione Fratelli Dimenticati Onlus si occupa di sostegno a distanza dal 1987 e opera in India, Nicaragua, Nepal, Nord Messico, Guatemala e Haiti. Fratelli Dimenticati è impegnata sul territorio, per rispondere ai bisogni delle popolazioni tra le più povere della Terra con attività di istruzione e formazione indirizzate all’autodeterminazione degli individui. La Fondazione promuove l’autosufficienza delle comunità rurali nel Sud del mondo, mettendo in campo numerosi progetti che riguardano il campo alimentare (con la fertilizzazione del suolo, la raccolta e la conservazione dell’acqua e l’agricoltura ecosostenibile), quello sanitario ed energetico. In questo modo, si vuole assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni e alle loro famiglie. “Fratelli Dimenticati” permette l’accesso all’istruzione scolastica e accoglie in ostelli e case famiglie i minori che vivono in condizioni disagiate. Per sostenere un bambino a distanza bastano 63 centesimi al giorno, 19 euro al mese, pari a 228 euro all’anno. Una piccola cifra per una famiglia, una donazione che può cambiare la vita di un bimbo e della sua famiglia. Dopo il primo versamento, il donatore riceverà una fotografia del bambino sostenuto a distanza (la foto sarà aggiornata ogni due anni), una sua lettera a Natale, e un punto della situazione, da parte del responsabile del centro dei “Fratelli Dimenticati”, durante le vacanze di Pasqua.
L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook della Fondazione Fratelli Dimenticati Onlus
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