SPETTACOLO FATTO DA NON VEDENTI –
Quando l’arte abbatte le barriere, anche quelle della disabilità. È il caso di Ombre di luna, un gruppo di musicisti e danzatori non vedenti che portano in scena spettacoli da lasciare senza parole. In totale sono dodici artisti compresi tra i 23 e i 55 anni, di cui soltanto due vedenti, che sono diventati amici durante un laboratorio di approccio al teatro nel 2009 all’Aurora di Treviso. Da allora sono diventati inseparabili e hanno trovato in questa passione un modo per dar libero sfogo alla loro creatività.
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ATTORI CON DISABILITÀ –
“Il nostro gruppo è nato per sogno e per magia – ha dichiarato in una recente intervista a il Redattore sociale Sara Binaschi, fondatrice di Ombre di Luna – È nato tutto durante questo laboratorio, quasi per caso, ci piaceva essere attori e musicisti e da allora abbiamo cominciato a lavorare insieme con grande passione ed entusiasmo”. La prima volta che la “magia” si è compiuta è stato nel 2009 quando è stato avviato un progetto che ha portato alla realizzazione di un musical originale scritto da Binaschi e intitolato “Il mercato dei sogni”, una favola ispirata alle avventure de “Le mille e una notte”. Il debutto in teatro all’Aurora di Treviso, contro ogni previsione, è stato un grande successo con un grande riscontro di pubblico. Così, sull’onda dell’entusiasmo, Ombre di luna ha continuato letteralmente a dar spettacolo: il prossimo evento in programmazione è previsto per sabato 27 maggio al “Disabili Abili Fest” di Firenze, un evento sportivo e culturale dedicato ai disabili. In questa occasione il gruppo di musicisti e danzatori ciechi metteranno in mostra la coreografia “Sposa di giugno”, ispirata al musical “Sette spose per sette fratelli”.
TEATRO FATTO CON DISABILI –
In questi anni gli artisti di Ombre di luna, dando libero sfogo alla loro passione, hanno avuto modo di esibirsi in teatri, sale, chiese, oltre che nel carcere maschile di Udine. Qualche tempo fa infatti è nata un’importante collaborazione con il gruppo teatrale “Spazio aperto”, formato da detenuti in regime di semi libertà e assistenti sociali. Un modo ulteriore per dimostrare quanto l’arte possa abbattere le barriere.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook Ombre di luna
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