Mentre si allarga a macchia d’olio l’inchiesta della magistratura sui rimborsi dei consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, un’altra grana piove sul Pirellone. Questa volta la scoperta riguarda gli sprechi della spesa pubblica deliberata dalla giunta regionale attraverso una valanga di consulenze e di pagamenti per ricerche. Secondo un’indagine interna raccolta in un documento di cinquanta pagine, tra il 2009 e il 2011, in soli tre anni, l’amministrazione presieduta da Roberto Formigoni ha distribuito la bellezza di 353 incarichi con un costo pari a 54,9 milioni. Tre i settori interessati al ciclone delle consulenza: la presidenza della regione, il settore Ambiente ed Energia, la Sanità.
La cifra è enorme, come viene sottolineato nella stessa relazione, in quanto rappresenta la metà della spesa regionale nel settore della Protezione civile nello stesso periodo e il doppio dei soldi spesi per la sicurezza urbana e per la polizia locale. Un’ultima anomalia riguarda i beneficiari delle consulenze. Al primo posto compare la società Eupolis Lombardia, che ha incassato il 42 per cento delle consulenze. La società fa capo a Comunione e Liberazione, l’universo di riferimento del presidente Formigoni.
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