Il Consiglio supremo di Difesa, riunito al Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del premier Mario Monti, ha «concordato sulla necessità di avviare, in tempi contenuti, la razionalizzazione del sistema Difesa, al fine di eliminare ridondanze e inefficienze e correggere con ogni possibile urgenza l’attuale sbilanciamento delle componenti strutturali di spesa, che penalizza fortemente i settori dell’esercizio e dell’ammodernamento».
IMPEGNI PRIORITARI –Nella nota diffusa dal Quirinale al termine della riunione si rileva che «in questa fase durante la quale dovranno comunque essere garantite le capacità umane e tecnico-militari necessarie ad assolvere i prioritari compiti nelle missioni internazionali, potrà essere necessario rimodulare, laddove consentito dalla possibilità e dalla convenienza economica di mantenere in servizio i mezzi esistenti, alcuni significativi programmi di investimento». E poi si osserva che una «innovativa iniziativa italiana» nel campo dell’integrazione multinazionale delle Forze armate in ambito europeo «potrebbe concorrere al consolidamento della coesione politica europea» e «dare impulso al processo di integrazione economica ed istituzionale dell’Unione, che sempre di più si rivela di importanza davvero fondamentale per il futuro del nostro Paese».
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