Firma anche tu per fermare lo spreco di cibo nei supermercati

Non sprecare aderisce all’iniziativa europea per una legge in Italia che sia simile a quella francese. Ogni punto vendita, in media, getta nella spazzatura 40 chili di prodotti alimentari perfettamente commestibili. L’obiettivo è 1 milione di firme.

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SPRECO DI CIBO NEI SUPERMERCATI –

La lotta agli sprechi alimentari fa un importante passo avanti. Anche questo sito aderisce alla campagna europea per la raccolta di firme a favore di una legge, sul modello francese, che spinga i supermercati a non gettare cibo buono nella spazzatura. Se siete interessati e se condividete questa battaglia, dovete solo mettere la vostra firma utilizzando questo link per la petizione italiane e cliccando qui per la petizione europea.

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RACCOLTA FIRME CONTRO SPRECHI DI CIBO –

Perché una legge? Non per punire i supermercati, dove spesso ci sono iniziative autonome molto efficaci a favore del recupero del cibo altrimenti sprecato, ma perché la chiedono i numeri. In Europa ogni punto della grande distribuzione getta nella spazzatura, in media, qualcosa come 40 chili di prodotti alimentari perfettamente commestibili. In Italia lo spreco di cibo nel complesso vale circa 8 miliardi di euro. Assurdo. Intanto c’è bisogno di cibo per le mense dei poveri, per le associazioni, tantissime, di volontari che fanno generosamente questo lavoro. Le mense della Caritas, per esempio, lo scorso anno hanno distribuito 6 milioni di pasti ai poveri. Possiamo provare a mettere in relazione i due mondi? Possiamo favorire meno sprechi è più solidarietà? Ecco perché serve la legge e serve la firma di tutti noi.

 PETIZIONE ONLINE PER LEGGE CONTRO SPRECHI ALIMENTARI –

Vi ricordo, infine, che questo tipo di iniziativa ha avuto un grande successo in Francia, grazie alla spinta arrivata da un consigliere comunale, Arash Derambsrh, che ha portato fino poi alla legge approvata in Parlamento. L’obiettivo è di arrivare anche in Italia a 1 milione di firme per spingere Parlamento e governo a fare i passi necessari. Avanti tutta con le firme, dunque.

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