Indice degli argomenti
IMMOBILI PUBBLICI SPRECATI
SPRECO PATRIMONIO IMMOBILIARE IN ITALIA
Quanti sono davvero gli immobili pubblici in stato di abbandono? A quanti metri quadrati corrispondono? E quante cose utili, per i cittadini, si potrebbero fare con queste proprietà del tutto sprecate? Soltanto a Roma, per fare un esempio, l’urbanista e assessore comunale Paolo Berdini, parla di almeno un milione di metri quadrati di immobili pubblici non utilizzati e completamente sprecati. Tra questi interi ospedali, anche in pieno centro storico, e l’intera area della Ex Fiera di Roma chiusa ormai da dieci anni, dal 2006. Intanto, però, spreco dopo spreco, come segnala il giornalista Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, sempre a Roma, capitale degli immobili pubblici sprecati e inutilizzati, una società statale, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, pensa bene di acquistare un palazzo in periferia alla modica cifra di 73 milioni di euro. Sì, avete capito bene: una spesa di circa 100 milioni di euro ( se calcolate anche l’Iva) per un immobile, a fronte di un patrimomnio immobiliare pubblico vuoto e libero di almeno un milione di metri quadrati.
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SPRECHI IMMOBILIARI A ROMA
E sempre a Roma, dove i conti del comune sono a rischio default, l’Anticorruzione ha censurato una “procedura anomala” con la quale il Campidoglio ha stipulato contratti di affitto per 1,5 milioni di euro (più Iva) per uffici da destinare ai gruppi consiliari. Soldi doppiamente sprecati, in quanto da un lato non si capisce la reale necessità di questi spazi per il lavoro dei gruppi consiliari, dall’altro anche in questo caso resta un mistero perchè non si utilizzino gli immobili vuoti di proprietà pubblica.
PIANO CASA CON IL RECUPERO DEGLI IMMOBILI ABBANDONATI
I numeri dicono che un’abitazione su dieci in Italia non è utilizzata. Stesso discorso per 1700 stazioni ferroviarie, e centinaia di case cantoniere. E ancora, tra i beni immobili abbandonati ci sono le ex centrali elettriche, sale per spettacoli (cinema e teatri), ex alberghi, ex ospedali, ex capannoni industriali. Un patrimonio riconducibile in modo diretto o indiretto, attraverso lo Stato, le amministrazioni locali, gli enti pubblici e le società statali, alla mano pubblica.
Con tanta grazia di Dio si potrebbe fare davvero un nuovo Piano casa come quello di Fanfani nel dopoguerra e dare migliaia e migliaia di abitazioni ai giovani italiani che invece lasciano il Paese in cerca di fortuna. E si passerebbe dalla teoria alla pratica di quella riqualificazione urbana che tutti, a parole, dicono di condividere, anche se nei fatti quasi nessuno applica.
EDIFICI NON UTILIZZATI
DISPONIBILE!, IL PROGETTO DI CITTADINANZATTIVA
Bisogna dare atto a Cittadinanzattiva di essere l’unica voce che su questo argomento sta facendo una battaglia coraggiosa, da tempo, anche attraverso il progetto Disponibile!, con il quale si vuole mettere in rete le buone pratiche già esistenti sul territorio per il riutilizzo di aree, beni e immobili abbandonati. Una sollecitazione importante per chi, a cominciare dal governo, può dare una scossa alla politica edilizia in Italia.
PER APPROFONDIRE: Recupero del patrimonio edilizio, la torre medievale si trasforma in biblioteca
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