Statine: cosa sono e quando usarle

Utili per abbassare il colesterolo, adesso sono studiate anche per la prevenzione di alcuni tipi di cancro. Le controindicazioni

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STATINE

Le statine sono preziose per le persone che soffrono di colesterolemia e non riescono ad abbassare i valori del colesterolo “cattivo” soltanto attraverso la dieta e l’attività fisica. Da tempo, dunque, le statine hanno una funzione protettiva per tutte le patologie cardiovascolari. Ma la novità, confermata anche da diverse ricerche scientifiche, sta nel fatto che, oltre alla funzione anti-colesterolole statinesembrano essere utili per prevenire i tumori.

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COSA SONO LE STATINE

Le statine sono farmaci molto famosi e molto utilizzati da tutti coloro che hanno problemi di rischi cardiocircolatori. In particolare le statine riducono il livello del colesterolo “cattivo” (LDL) e dei trigliceridi, e allo stesso tempo aumentano il colesterolo “buono” (HDL). Le statine vengono somministrate per via orale, secondo le indicazioni fornite dal medico.

STATINE AIUTANO A PREVENIRE I TUMORI

L’effetto positivo, in termini preventivi, delle statine rispetto ad alcuni tipi di tumore nasce dal fatto che il metabolismo del colesterolo e le sue alterazioni vengono collegate proprio all’insorgere di alcuni tumori. Secondo quanto è scritto sulla rivista Frontiers in Oncology, le cellule tumorali fanno affidamento sul colesterolo «per espandersi , nutrirsi, e sostenere la loro crescita». Nella review si arriva perfino a suggerire l’uso delle statine nel corso della chemioterapia, per aumentarne gli effetti, e per colpire in modo selettivo le cellule tumorali.

STATINE E TUMORI ALLE VIE BILIARI

In altre ricerche le statine sono messe in relazione a una funzione protettiva rispetto al rischio di tumori delle vie biliari. Un’indagine britannica, pubblicata sulla rivista Jama, ha analizzato i dati di 1.7 milioni di persone per arrivare alla conclusione che chi assume statine per diversi anni ha un rischio inferiore di sviluppare un tumore al fegato oppure di morirne. 

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STATINE E TUMORE AL SENO

Uno studio pubblicato su Nature Communication mette in relazione il tumore al seno con i livelli alti di colesterolo. In pratica, secondo quanto è stato scoperto con questo studio, i livelli alti di colesterolo aiutano le cellule tumorali a resistere allo stress associato ai processi di metastatizzazione, rendendole così più resistenti e pericolose. 

STATINE E TUMORE ALLA PROSTATA

Studi recenti, infine, indicano le statine come utili per prevenire  il tumore alla prostata e per vivere più a lungo in caso di tumore al colon-retto. Ovviamente, i vari studi in materia non indicano ancora le statine come una potenziale cura farmacologica contro il cancro, ma aprono nuove piste per la prevenzione dei tumori. Tra l’altro, chi assume statine si orienta comunque verso stili di vita più sani (niente fumo, dieta mediterranea, attività fisica costante) e anche questo può avere il suo peso in chiave anti-cancro. 

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI 

Esistono alcuni effetti collaterali delle statine, che variano da persona a persona, e vanno valutati con il medico. Alcuni riguardano la parte muscolare: dolori ai muscoli e alle articolazioni, crampi, sensibilità e debolezza muscolare. Poi ci sono possibili disturbi come la perdita di sangue dal naso, il mal di gola, il mal di testa, la gola infiammata. Infine, i disturbi gastrointestinali: diarrea, flatulenza, stipsi, difficoltà di digestione. Tra gli effetti collaterali non vanno sottovalutati l’aumento del rischio di iperglicemia e del diabete. Le statine, che in passato hanno suscitato molte paure e perplessità, adesso sono considerate talmente sicure che alcuni ricercatori americani hanno proposto di prescriverle anche a chi ha un livello di rischio cardiovascolare moderato. Sapendo che raddoppiando il dosaggio delle statine il livello del colesterolo Ldl può scendere ancora del 4-7 per cento.

STATINE E DOLORE MUSCOLARE

I principali tipi di dolori muscolari che possono arrivare in conseguenza all’uso delle statine sono due. Il primo riguarda un danno alle cellule muscolari che si rileva attraverso l’aumento nel sangue di una sostanza chiamata creatinfosfochinasi (CPK). In questo caso il trattamento con le statine va sospeso e bisogna trovare una terapia alternativa. Il secondo tipo di dolore non si associa all’aumento della CPK ma si segnala in modo indiretto: scompare se si sospende l’assunzione delle statine.In etrambi i casi, prima di valutare le alternative terapeutiche alle statine è bene consultare il medico, e chiedere se un cambiamento degli stili di vita (dall’alimentazione all’attività fisica) possa essere sufficiente per abbassare il colesterolo e i trigliceridi. In caso contrario, sarà il medico a indicare una possibile categoria di medicinali alternativi alle statine: le alternative sono diverse, magari sono farmaci con minore efficacia delle statine ma senza le stesse controindicazioni.  

COSE DA FARE PER PREVENIRE IL TUMORE:

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