STATISTICHE LETTORI IN ITALIA –
Si parla tanto della fragilità e dell’inconsistenza della nostra classe dirigente, a tutti i livelli, e ci si interroga sulle ragioni. Ne suggeriamo una importante e trascurata che arriva dal campanello d’allarme lanciato dall’Associazione italiana editori durante la Fiera di Francoforte: l’establishment italiano, chi ha in mano le redini del Paese, non legge, non tocca un libro.
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DATI SULLA LETTURA IN ITALIA –
Il dato è molto sconfortante, e riguarda politici, imprenditori, professionisti, amministratori pubblici. Secondo l’Aie quasi il 40 per cento di loro non legge neanche un libro durante l’anno. Sono e restano ignoranti. Cosa che poi si vede nel corso della loro azione, e l’unica vera fonte che continuano ad alimentare, in termini di conoscenza, è la televisione abbinata al web. E si vede dando uno sguardo attento alle loro case, dove spesso mancano proprio le librerie.
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DATI LETTORI LIBRI ITALIA –
Siamo un Paese di non lettori, i nostri livelli sono in generale la metà della media europea, e il 60 per cento degli italiani non ha mai comprato un libro, neanche nel corso del 2014. Intanto il mercato continua a perdere quote, con un calo, rispetto all’anno precedente, del 4,6 per cento e con l’unica luce che arriva dall’editoria per ragazzi (+ 5,9 per cento). Complessivamente su una popolazione di circa 60 milioni di persone, il bacino dei lettori si è ristretto a 848mila uomini e donne. Domandiamoci: quale futuro ha un Paese dove nessuno legge? E dove gli ultimi acquirenti di libri sono ormai come i panda?
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