Metodo Montessori: in cosa consiste e con quali vantaggi

Due parole chiave: responsabilità e consapevolezza. L’importanza dei giochi. Il rischio di avere problemi quando si passa a una scuola tradizionale

TUTTI I VANTAGGI DEL METODO MONTESSORI

METODO MONTESSORI

Il bambino deve essere lasciato libero di esplorare il suo mondo. È questa l’idea alla base del rivoluzionario metodo di Maria Montessori. Nata nel 1870-1952, questa donna straordinaria che è stata allo stesso tempo educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata, nel 1909 ha pubblicato un testo che è rimasto alla base della pedagogia moderna: “Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini “. Si tratta del metodo montessoriano che ha come fulcro il rispetto per la spontaneità del piccolo. In Maria c’è la certezza che in ogni bambino ci sia un impulso imperscrutabile che lo spinge verso l’apprendimento. Per questa ragione il vero motore viene considerata la curiosità. Un postulato che sempre più scuole in giro per l’Italia stanno cercando di fare proprio, rivoluzionando il loro modo di insegnare. Oggi in Italia, secondo l’ultimo censimento dell’Opera nazionale Montessori, hanno adottato il metodo in 37 nidi, 256 classi di scuola materna, 350 di scuola primaria. Numeri che aumentano da un anno all’altro, con un’impennata della domanda anche da parte dei genitori. Basti pensare che il Centro nascita Montessori, per le educatrici dei nidi, ha quadruplicato le ore di formazione portandole quest’anno a 3.600 contro le 900 del 2012.

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IN COSA CONSISTE

Il metodo Montessori consiste in un sistema educativo, oggi applicato in 65 mila scuole in 145 paesi del mondo, tra i quali Stati Uniti e Germania, fondato innanzitutto su due parole: responsabilità e consapevolezza. Tra i criteri fondamentali ci sono:

  • Classi miste, anche per fasce di età. Da 3 a 6 anni, da 6 a 12 anni, da 12 a 18 anni.
  • Libertà, da parte dello studente, di scegliere in autonomia le attività educative, all’interno di una serie di opzioni che vengono proposte.
  • Il bambino non viene mai forzato a fare qualcosa
  • Ciascuna attività didattica prevede blocchi di lezioni di tre ore, per favorire l’apprendimento e la
  • L’ambiente didattico è a misura di bambino, compresa la scelta dei mobili e degli arredi.
  • Il materiale didattico è finalizzato più all’apprendimento del bambino che alla valutazione dell’insegnante.
  • Molto spazio viene dato all’educazione sulla natura e sul rispetto dell’ambiente.
  • L’insegnamento è anche legato alla vita quotidiana: i bambini imparano ad apparecchiare la tavola oppure a fare il letto.
  • I genitori sono chiamati, d’intesa con gli insegnanti, ad accompagnare i bambini nel loro viaggio formativo.

IL VALORE DEL GIOCO

Maria Montessori scriveva, nel presentare il suo metodo: <Il gioco è il lavoro dei bambini>. Il gioco, dunque, ha una sua centralità nel metodo Montessori. E anche alcune caratteristiche: giochi semplici, pedagogici, realizzati con materiali naturali (quello preferito è il legno), e indirizzati all’obiettivo di stimolare la curiosità, con il piacere, dei bambini. Si va così dai sonagli alle figure tridimensionali, dai puzzle agli impilatori geometrici, dai giochi di logica agli attrezzi per fare ginnastica.

VANTAGGI DEL METODO MONTESSORI

Tra i vantaggi del metodo Montessori c’è sicuramente un insegnamento su misura, nel quale nessun bambino viene lasciato indietro o escluso. Tutto viene personalizzato, e questo spesso porta a risultati migliori dal punto di vista didattico. Inoltre, altro vantaggio, la complessità delle materie rende la preparazione dei bambini molto ampia, a 360 gradi e agevola il formarsi del loro senso critico. Il metodo di apprendimento è per tutti e punta sull’inclusione, non sulla competizione. Il metodo Montessori consente di valorizzare le attitudini del bambino, in parallelo ai suoi bisogni, e di svilupparle in modo autonomo, senza il timore del giudizio, e del voto, dell’insegnante. Il metodo Montessori educa tutti, maschi e femmine, alla quotidianità della vita, compresi i lavori domestici che non vengono più considerata un’esclusiva delle donne.

IMPORTANZA DEL SILENZIO

Tra le cose che si insegnano nella scuola con il metodo Montessori c’è il silenzio. Una dimensione completamente smarrita nel tempo contemporaneo, scandito dal caos del rumore. Il silenzio montessoriano serve a stare bene con sé stessi e con gli altri, e in primo luogo ad ascoltare. Non solo gli insegnanti, ma anche i compagni di scuola.

SVANTAGGI DEL METODO MONTESSORI

Il primo svantaggio del metodo Montessori è di essere minoritario e quindi di creare qualche problema, in termini di formazione, per i bambini in vista poi del percorso post-scolastico. Non viene considerato un metodo adatto a tutte le materie, per esempio si rischia di non imparare bene la matematica. Una volta cresciuta dall’asilo con il metodo Montessori, i bambini possono avere difficoltà a frequentare una scuola tradizionale. Le difficoltà includono anche la disciplina e le regole, sicuramente più forti nella scuola tradizionale rispetto a quelle portate avanti con il metodo Montessori. Il metodo Montessori può essere interpretato più come una filosofia che come un sistema educativo. E comunque ha bisogno di una forte e coerente collaborazione da parte dei genitori per non spiazzare i bambini una volta che tornano a casa.

METODO MONTESSORI IN ITALIA

In Italia le scuole montessoriane riconosciute dall’Opera Nazionale Montessori, ente costituito nel 1904, che si occupa anche di formare gli insegnanti, sono 140, e la città dove ne trovano di più è Milano, con 12 scuole montessoriane in città e altre 7 nella provincia. Se invece parliamo dell’uso del metodo montessoriano anche all’interno di altri istituti, allora si arriva a circa 500 scuole, tra pubbliche e private, con una decisa prevalenza per le scuole dell’infanzia.

METODO MONTESSORI ALL’ASILO

All’asilo Montessori compaiono colori e fogli per disegnare, pareti ricoperte da stoffe di ogni tipo per allenare i sensi della vista e del tatto, oppure da piatti di rame e bastoncini da percuotere per avvicinarsi a suoni e musica. Tutti strumenti che dal metodo vengono definiti “materiali di sviluppo” per assecondare tutte le potenzialità e i talenti che ogni bambino possiede dentro di sé. Affinché queste capacità intrinseche emergano, la Montessori sosteneva che non bisognasse mai giudicare la capacità dei bambini in base all’età e non lasciargli fare qualcosa perché troppo piccoli. Il tentativo, seppur controllato, è il primo motore dell’apprendimento. Per questa ragione l’educatore montessoriano è come un angelo custode che osserva e non interviene quasi mai. E allo stesso tempo non forza mai un bambino a fare qualcosa controvoglia, piuttosto deve stimolarne la curiosità. Infine, la famosa pedagogista sosteneva fortemente la necessità di un’educazione al contatto con la natura, perché un bambino lasciato libero su un prato è in grado di liberare tutta la sua energia.

I BAMBINI E IL METODO MONTESSORI

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