La storia di Rita, una donna che voleva cambiare Roma. Ed è tornata a occuparsi di anziani e senzatetto

Rita Cutini ci credeva: ha fatto l’assessore comune alle Politiche sociali per aiutare anziani e senza casa. Ma è stata sconfitta dal malaffare. Ed è tornata a fare la volontaria, con più forza di prima.

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STORIE DI VOLONTARIATO –

In tempi di elezioni amministrative, con l’infuocata battaglia di Roma, vale la pena ricordare la storia di Rita Cutini, una donna che, con la politica, sognava di cambiare la città, specie a favore degli ultimi e delle persone più svantaggiate come gli anziani e i senzatetto. E invece è stata costretta a dimettersi, tornando al suo primo amore, il volontariato.

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LA STORIA DI RITA CUTINI –

Rita, assistente sociale e docente universitaria, è stata assessore alle Politiche sociali del comune di Roma fino alla fine del 2014, quando si è dimessa per prendere le distanze dallo scandalo Mafia Capitale. «Non volevo essere indifferente rispetto alla politica del malaffare che tutela gli interessi privati e non il bene comune. Gli ideali, la passione, devono esserci. Altrimenti le cose non cambiano…» racconta Rita Cutini alla giornalista Laura Badaracchi in un’intervista pubblicata dal settimanale Donna Moderna.

Una volta abbandonata la politica, Rita ha ripreso la sua attività con la Comunità di Sant’Egidio, che aveva iniziato quando era ancora una ragazza di 17 anni. Si reca nel quartiere Labaro-Prima Porta-Colle Salario per andare a trovare le persone sole nei loro appartamenti. Dirige un corso di pittura per chi ha problemi di disabilità. E ancora: si occupa del doposcuola per i bambini, 2 volte alla settimana, e della cena portata ai poveri senzatetto ogni venerdì sera. Forse, nel suo cuore, c’è il rimpianto per non essere riuscita a trasferire tanta energia e tanta passione anche nella politica, sul campo tutti i giorni, ma sicuramente il lavoro di Rita resta prezioso. Anche senza un posto di assessore.

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